Il ministro Profumo a L'Aquila e l'utopia delle smart city

18 Aprile 2012   13:06  

Smart city: è questa la parola di recente conio che accende la fantasia e la speranza di una buona ricostruzione dell'Aquila, del cratere sismico e della cosiddetta città territorio.
Ad illustrarne il concetto oggi pomeriggio a Palazzo Silone a L'Aquila sarà in prima persona il ministro dell'Istruzione e della Ricerca scientifica Francesco Profumo.

La sua visita sarà l'occasione anche per presentare le linee guida del progetto delle Smart cities elaborato dal Ministero per le regioni del Mezzogiorno ed inserito in un più ampio asse strategico della Comunità europea che a tal fine destina parecchi miliardi di euro.

Prenderanno parte all'incontro, oltre ai rappresentasti politici regionali e comunali anche rappresentanti dell'Ance delle associazioni di categoria, dell'Università e dei distretti industriali.

Tutti insieme per prendere consapevolezza di come la ricostruzione dell'Aquila può diventare un laboratorio all'avanguardia, un cantiere, appunto, di una città intelligente, che nella definizione della Comunità europea è una città di medie dimensioni, capace di coniugare sostenibilità e competitività. All'avanguardia cioè nel risparmio energetico delle abitazioni pubbliche e private, dei trasporti urbani, capace di centrare dunque l'obiettivo di ridurre, entro il 2020, del 40% le proprie emissioni di gas serra. 

E ancora: una città con tanto verde pubblico, vivibile, efficiente, esemplare nello smaltimento e nel riciclo dei rifiuti, che punta sui cervelli, sulla cultura, sulla partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica, una città ad alto lavoro aggiunto tecnologico, dotate di una rete informatica e infrastrutturale e servizi capaci di attrarre investimenti economici e dunque lavoro per i giovani.

Sembra un libro dei sogni, che vale la pena di sfogliare, per poter almeno guardare sotto una nuova luce, le macerie, le crepe e e i ruderi della città vecchia, che forse tanto smart non era, ma era bellissima lo stesso...

Filippo Tronca


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