L'aggressione di un turista sulla spiaggia di Casalbordino ha scatenato un'indagine per identificare l'esemplare responsabile e comprendere meglio il comportamento di questi grandi carnivori in prossimità delle aree abitate.
Le analisi del DNA prelevato dalla ferita dell'uomo potrebbero svelare un legame genetico tra il lupo di Casalbordino e la famosa lupa di Vasto, responsabile di numerosi attacchi negli ultimi anni. Simone Angelucci, responsabile veterinario del Parco Nazionale della Maiella, ha sottolineato l'importanza di queste analisi per identificare con precisione l'individuo coinvolto nell'aggressione.
"L'eventuale cattura di un lupo è un'operazione complessa, ma il DNA ci fornirà una prova inconfutabile", ha dichiarato Angelucci. "Non escludiamo che l'esemplare di Casalbordino possa essere un parente della lupa di Vasto, che, ricordiamo, è stata catturata e trasferita in un centro di recupero".
Allarme e misure di sicurezza
Dopo l'attacco, il sindaco di Casalbordino ha emesso un'ordinanza che invita la popolazione a prestare attenzione e a evitare le zone a rischio. Tuttavia, l'Associazione Nazionale per la Tutela dell'Ambiente e della Vita Rurali ha sollevato alcune criticità, sottolineando come le istituzioni fossero a conoscenza della presenza del lupo da tempo e che non siano state adottate misure preventive adeguate.
"È inaccettabile che si sia dovuto aspettare un incidente per attivare le procedure di sicurezza", ha dichiarato Dino Rossi, dell'Associazione. "Le tesi ideologiche sulla non pericolosità del lupo hanno esposto la popolazione a rischi evitabili".
Un problema diffuso
Il caso di Casalbordino non è isolato. In tutta Italia si registrano sempre più frequentemente avvistamenti e attacchi da parte di lupi, soprattutto nelle zone di confine tra aree naturali e insediamenti umani. La convivenza tra uomo e lupo è sempre più difficile e richiede un approccio attento e scientifico.
Cosa fare in caso di avvistamento?