Il mistero dell'orso trovato morto a giugno: svelata la causa del decesso

16 Settembre 2024   12:43  

Un giovane orso trovato morto nei boschi di Scanno è stato vittima di una lotta intraspecifica durante la stagione degli amori. Gli esami necroscopici hanno escluso colpi di arma da fuoco e avvelenamento, confermando la presenza di un altro esemplare nella zona.

Un esame dettagliato conferma: lotta tra orsi la causa della morte

Il giovane orso di circa 10 anni, rinvenuto senza vita lo scorso 8 giugno nei pressi della foresta demaniale regionale “Chiarano-Sparvera”, nel territorio di Scanno (L'Aquila), sarebbe deceduto a causa di una lite con un altro esemplare della sua stessa specie. Questo è quanto emerge dalle analisi necroscopiche effettuate dagli esperti, che hanno fatto luce sulle circostanze di questo tragico evento.

Il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm) ha confermato che l’episodio si è verificato durante la stagione degli amori, un periodo in cui le tensioni tra gli orsi maschi aumentano notevolmente. “La morte dell'orso è attribuibile a una competizione intraspecifica, analoga ad altri episodi registrati in passato nel Parco”, hanno dichiarato i responsabili. Secondo gli esperti, lo scontro ha visto prevalere uno dei due orsi adulti, mentre l’altro, già indebolito da un'infezione, è rimasto vittima del confronto.

Le analisi condotte presso la facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Teramo hanno escluso cause esterne, come l'utilizzo di armi da fuoco. La RX total body, eseguita preliminarmente, ha confermato che non vi erano ferite da arma da fuoco sul corpo dell’animale. Inoltre, gli specifici esami tossicologici effettuati dall'Istituto Zooprofilattico (IZS) hanno escluso la possibilità di avvelenamento, smentendo così qualsiasi coinvolgimento umano nel decesso dell'orso.

Secondo il referto conclusivo dell'IZS, l’animale presentava “numerose lesioni da trauma”, in particolare nelle regioni della testa e del collo, coerenti con un’aggressione da parte di un altro orso. La presenza di un altro esemplare maschio è stata confermata anche grazie al ritrovamento di numerosi ciuffi di pelo nell’area circostante. L'analisi del DNA ha permesso di identificare due esemplari diversi, entrambi di sesso maschile, a conferma della teoria di uno scontro tra plantigradi.

Il Parco ha inoltre comunicato che il giovane orso soffriva di una peritonite associata a setticemia, una condizione che potrebbe aver contribuito al decesso. L’animale, probabilmente già indebolito dalla malattia, non è riuscito a sopravvivere allo scontro con il suo conspecifico.

Questo caso non rappresenta un evento isolato all'interno del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, dove in passato sono state documentate altre lotte intraspecifiche tra orsi durante la stagione degli amori. Gli esperti sottolineano che tali comportamenti rientrano nella normale dinamica della specie, seppur con esiti drammatici come in questo caso.

I risultati degli esami confermano l'importanza di continuare il monitoraggio degli orsi all'interno del parco, non solo per prevenire situazioni di rischio per l'uomo, ma anche per tutelare la salute e il benessere di questa specie protetta.


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