Il primo maggio a L'Aquila della triplice sindacale

01 Maggio 2009   14:06  

Un primo maggio diverso, come ogni cosa a L'Aquila, dopo quella terribile notte del 6 aprile. Sottolineano i tre leader di Cgil , Cisl e Uil all'arrivo nel piazzale della scuola di formazione della Guardia di finanza:  "La nostra scelta di celebrare il primo maggio a L'Aquila è una scelta dovuta di attenzione e di vicinanza ai lavoratori e alla popolazione colpita dal terremoto".
Una manifestazione però sobria e limitata anche dal punto di vista numerico per evitare ulteriori disagi alla popolazione, pur tuttavia assai incalzante nei contenuti: "Se come in tutte le zone sismiche si fosse costruito in sicurezza, non speculando, non rubando, noi forse oggi non piangeremmo tutti quei morti" incalza Epifani, che ribadisce un forte no alla new town, perchè L'Aquila bisogna ricostruirla esattamente come era, chiesa per chiesa, comune per comune, campanile per campanile".
"Per ricostruire L'Aquila - afferma il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti -non basta avere una casa, bisogna avere anche un lavoro. E ad esempio i settanta posti a rischio della Reis Romoli sono un segnale che va nella direzione opposta".
Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni sottolinea invece la necessità di mettere in piedi "una cintura sanitaria affinché le imprese avventuriere non si inseriscano nel processo di ricostruzione. Nessuno - ha proseguito - deve varcare questa soglia, con l'intenzione di sfruttare e speculare". Il sindaco Massimo Cialente la presidente della Provincia Stefania Pezzopane ribadiscono poi la necessità di rendere il territorio e gli enti locali protagonisti nel processo di ricostruzione. L'Aquila la devono cioè ricostruire gli aquilani.  
Prende infine la parola una studentessa: l'Aquila - afferma - dovrà rinascere insieme alla sua gloriosa università, ma non adrà mai dimenticato che tanti studenti sono morti perchè vivevano spesso con affitti in nero in case fatiscenti, e dentro una casa dello studente che non è stata sgomerata nonostante le continue segnalazioni a chi di dovere di crepe e limiti strutturali. All'Aquila anche Renata Polverini, leader dell'Ugl: ha deposto fiori al cimitero e consegnato al governatore dell'Abruzzo, Gianni Chiodi, 120 euro risparmiati annullando la festa del lavoro a Casal di Principe. Tra le vittime anche del sisma anche una giovane sindacalista Ugl della Transcom, dove tanti sono i precari, una categora di lavoratori di serie b che già stanno pagando duramente la crisi e ora rischiano di pagare più di tutti anche gli effetti economici del post-terremoto.

 


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