Il sindaco Albore Mascia a pranzo con la marineria

02 Dicembre 2012   09:48  

“Uniti vinceremo la battaglia per il nostro porto, per restituire alla città quel bene e quel patrimonio rappresentato da uno scalo che ha da sempre costituito uno degli assi portanti dell’economia di Pescara, dando lavoro a centinaia di famiglie che operavano nella pesca, nel traffico merci e nel traffico passeggeri. Ora attendiamo i prossimi giorni che saranno cruciali per la consegna, sotto riserva di legge, dei lavori del dragaggio, ma soprattutto per individuare quelle misure economiche straordinarie utili per garantire un opportuno sostegno a lavoratori che da un anno sono senza stipendio e che guardano con timore e paura all’arrivo dell’inverno.

E a tal fine lo stesso assessore Febbo, che con il Presidente Chiodi si è speso per la nostra marineria, il prossimo 5 dicembre sarà a Bruxelles per valutare l’ipotesi del fermo pesca straordinario da anticipare a gennaio e febbraio”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia che oggi, con il vicecapogruppo del Pdl Massimo Pastore, ha preso parte al pranzo organizzato dalla stessa marineria all’interno del presidio fisso istituito sulla banchina nord del porto.

“Si è trattato di un’occasione e di un momento per stare insieme, per parlare con tranquillità, anche per far sentire che le Istituzioni non sono lontane, ma vivono ogni giorno sulla propria pelle il dramma del nostro porto – ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia -. Appena ieri ho assunto la Presidenza del Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio, ossia di quei 7 paesi che si affacciano sui due mari e che proprio dal porto e dal mare traggono la propria ricchezza, in termini culturali, turistici ed economici.

Da oltre un anno tutto questo a Pescara ci viene negato per un dragaggio che ha continuato a incontrare, stranamente, intoppi su intoppi, ostacoli sempre diversi e insormontabili, tanto da aver creato ormai una situazione drammatica nel porto, dove anche quattro gocce di pioggia ci costringono ad adottare misure straordinarie temendo un’esondazione del fiume che causerebbe anche la distruzione di quei pescherecci che da un anno sono ormeggiati sulle due banchine, tristemente parcheggiati, fermi, ‘sequestrati’ nel loro porto.

Ormai sembra che l’appalto per la nuova procedura di dragaggio sia giunta al capolinea, ma la paura e il timore di un nuovo blocco resteranno altissimi finchè non vedremo con i nostri occhi la prima benna calarsi in acqua per rimuovere i fanghi. La priorità è ora l’affidamento dei lavori sotto riserva di legge per far partire subito le operazioni. Nel frattempo resta il problema dei ristori economici: dobbiamo individuare con Provincia, Regione e soprattutto con il Governo le misure economiche utili per dare un supporto adeguato alle famiglie che anche a dicembre, il mese più propizio per la pesca, non potranno lavorare. E dovremo fare il giusto pressing per ottenere il consenso all’anticipo del fermo pesca obbligatorio per la nostra marineria.

Ormai il nostro obiettivo è il nuovo anno, quando voglio tornare a vedere i pescherecci prendere il largo, e fino ad allora anche l’amministrazione comunale, con le sue rappresentanze, continuerà a mantenere vivo e attivo il Presidio istituito sulla banchina nord. Ieri ho assunto un impegno preciso dinanzi ai nostri partner del Forum: Pescara ha tutte le carte in regola per recitare il ruolo da protagonista nel bacino adriatico-ionico e per questo per la prossima estate voglio essere in condizioni di riattivare il traffico passeggeri con la Croazia e pensando anche di ampliare i rapporti marittimi con il Montenegro e con la Grecia. Oggi lo abbiamo ribadito a ‘tavola’: l’importante è restare uniti, Istituzioni, marineria e operatori commerciali, uniti per il nostro porto, per restituire alla città ciò che le appartiene di diritto”.

 

 


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