Il sindaco Ricci chiude tre strutture riabilitative

24 Settembre 2009   14:38  

Il sindaco di Chieti Francesco Ricci ha emesso un'ordinanza con la quale si dispone la chiusura di tre strutture psicoriabilitavie della societa' Villa Pini d'Abruzzo srl. In partioclare si tratta di tre strutture ubicate a Chieti: l'ex Paolucci con 87 posti letto; l'ex Cantatore (circa una ventina anche se il numero esatto di posti letto non si conose in quanto, ha sottolineato il sindaco, la struttura e' priva di qualsiasi autorizzazione) e le cosiddette Villette nel pressi della clinica Villa Pini (78 posti letto) per un totale di cira 180 degenti. A darne notizia e' stato, questa mattina nel corso di una conferenza stampa, lo stesso sindaco Ricci. L'ordinanza fa seguito alla visita, nel luglio scorso, nelle strutture della commissione parlamentare d'inchiesta guidata dal senatore del Pd Ignazio Marino e alle susseguenti relazioni dei carabinieri del Nas e del Noe, nonche' agli accertamenti dello stesso comune di Chieti. Il provvedimento impone alla Asl di Chieti di procedere entro trenta giorni al trasferimento dei pazienti e degenti ospiti in altre strutture idonee rispondenti ai requisiti di legge provvedendo al reperimento del personale necessario. Nei confronti della srl Villa Pini d'Abruzzo l'ordinanza prevede l'interdizione per cinque anni dall'esercizio delle attivita' sanitarie in materia di tutela della salute mentale in strutture residenziali psichiatriche mentre alla Asl spettera' il compito di elevare eventuali sanzioni amministrative. Contro l'ordinanza e' ammesso ricorso davanti al Tar nel termine di 60 giorni dalla sua notifica o in alternativa ricorso straordinario al presidente della Repubblica entro 120 giorni. "Si tratta di un atto dovuto anche se doloroso - ha commentato il sindaco - La preoccupazione maggiore sono ora i pazienti e il personale delle tre strutture. Stiamo studiando, di concerto con la Asl, soluzioni alternative". L'assessore all'urbanistica Valter De Cesare ha evidenziato che le strutture residenziali psichiatriche devono rispondrre a precisi requisiti minimi strutturali e organizzativi che le tre residenze chiuse non posseggono. In particolare le cosiddette Villette sono in realta' casette prefabbricate peraltro non collocate, come la legge prevede, in un contesto urbano ma in ambito ospedaliero. "In realta' un minimanicomio all'esterno di Villa Pini", ha sottolineato De Cesare. Il loro progetto venne approvato nel 1998 dal Comune di Chieti. La loro chiusura e' stata disposta in quanto sottoposta a trasformazioni non autorizzate ne assentibili come da provvedumento di prediniego della richiesta di sanatoria e comunque non suscettibili di adeguamento in quanto non localizzate in contesto urbano. L'ex Paolucci, che difetta di tutti i requisiti strutturali e organizzativi di cui al Dpr del 1997, benche' collocato in un contesto residenziale urbano secondo le relazioni agli atti non risulterebbe adeguabile dal punto di vista strutturale e funzionale. L'ex Cantatore non ha invece alcuna autorizzazione. "Per trenta giorni le strutture sono comunque obbligate a continuare l'assistenza - ha detto il sindaco per tranquilizzare alcuni parenti di degenti intervenuti alla conferenza - Da parte mia c'e' non solo la comprensione ma anche tutto l'impegno a far si' che questa storia non porti nocumento. Facciamo in modo che questa crisi si trasformi in una grande opportunita' stimolando la Asl a fare progetti di riabilitazione psichiatrica per i pazienti recuperabili". Ricci ha inoltre annunciato che le autorita' stanno procedendo con gli accertamento anche sulle altre strutture psichiatriche del gruppo Villa Pini.


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