Dopo la drammatica riunione di maggioranza di ieri sera, oggi il primo
cittadino ha incontrato di buon ora - il mattino ha l'oro in bocca -
il presidente dell'Accademia dell'immagine Massimo Cialente e il
consigliere di amministrazione della Lanterna magica Massimo Cialente.
Doveva essere in realtà un incontro a quattro, ma il consigliere di
Abruzzo Film Commission Massimo Cialente aveva altri impegni.
L'incontro serrato ma pacato è durato un paio d'ore. Da indiscrezioni
di un impiegato che, per ammazzare il tempo, ha origliato dietro la
porta armato di stetoscopio e ha pure stenografato la conversazione con
l'alluce e il melluce del piede, pare che il sindaco Cialente abbia
preteso dal presidente Cialente una dettagliata relazione sull'operato
dell'Accademia. In particolare il primo cittadino ha chiesto come sia
stato possibile accumulare un debito così alto, quasi due milioni di
euro, nonostante i lauti finanziamenti pubblici ricevuti negli anni da
Regione, Provincia, Comune, Comunità Montane, a cui si aggiungono le
rette salate pagate dagli studenti.
Il presidente Massimo Cialente ha spiegato che l'Accademia ha posto in essere importanti investimenti che daranno i loro frutti nel tempo, e che trasformeranno la città dell'Aquila in una capitale del cinema mondiale, la Bollywood dell'Occidente, o la Hollywood d'Oriente a seconda del punto di vista geografico. A complicare le cose c'è poi la grossa crisi finanziaria, come tutti sanno. E non parliamo di quanto costa pagare il mutuo per avere un tetto sopra la testa, "un vero cinema, c'è da finire a Collemaggio...", ha commentato amareggiato il presidente Cialente. Il problema, ha aggiunto il dirigente della Lanterna Magica Massimo Cialente, è che i finanziamenti regionali sono troppo pochi, ne servirebbero molti di più, perchè un'impresa che si rispetti e che vuole competere sul libero mercato in Italia non può vivere senza i soldi dei contribuenti.
"La soluzione - ha incalzato il presidente Cialente - è quella di trasformare l'Accademia in un ente strumentale della Regione, la sigla ce l'abbiamo già, ERCI, Ente regionale per il cinema e l'immagine. Il Cda è bello e pronto, affiatato ed anche ampliabile... Di debiti, come noto, ne abbiamo a bizzeffe e a gogò, dunque abbiamo tutti i requisiti..."
Il sindaco ha ritenuto convincenti le argomentazioni dei due operatori
culturali, ma subito ha incalzato:"Però, cribbio, almeno i dipendenti
pagateli, altrimenti tutto l'aiuto che vi stiamo dando come lo
giustifichiamo agli occhi dei cittadini? Non sapete che tra due mesi si
vota?". E ha aggiunto accalorandosi: "Io ho fatto di tutto per venirvi
incontro, ma capitemi, non vorrei che qualcuno cominciasse ad insinuare
cose spiacevoli, giacchè tutti sanno che ci conosciamo da una vita!".
Il presidente Cialente ha ritenuto ragionevole la richiesta, e ha
promesso che la sottoporrà all'attenzione del cda. Il consigliere della
Lanterna Magica Massimo Cialente ha però sottolineato che nel non
pagare gli stipendi, l'Accademia non ha fatto favoritismi, in quanto
non sono stati pagati, per anni, nemmeno i docenti.
I tre hanno poi duramente stigmatizzato la stampa faziosa, prezzolata
e che odia il cinema, come quel fogliaccio dell'Editoriale, che ha
messo alla berlina il più prestigioso Istituto culturale della città.
Il sindaco infine ha mostrato ai suoi interlocutori il bilancio di
previsione del Comune e, così scrive l'impiegato 007, pare che il
sindaco sia scoppiato in lacrime, e abbia implorato i rappresentanti
dell'Accademia di pagare almeno l'affitto del Cinema Massimo, in modo
tale da permettere al Comune di riempire almeno le buche delle
strade, di sostituire qualche lampadina fulminata dei lampioni e di
aiutare la mensa di Celestino, che non ha più i soldi per comprare
pasta, latte, fagioli e scatolette di tonno da distribuire alle
famiglie povere della città, sempre più numerose ed incazzate.
Il presidente dell'Accademia Cialente ha giudicato la proposta molto
interessante. "Sarebbe un lieto fine degno del miglior cinema
neorealista" ha aggiunto il consigliere della Lanterna Magica Cialente,
anche perchè, conclude il presidente Cialente, tra i pasoliniani
frequentatori della mensa di Celestino ci sono molti dipendenti alla
fame dell'Accademia e anche un paio di docenti.
Il sordido resoconto dell'impiegato-paparazzo finisce qui, in quanto il nostro è stato pizzicato da una ronda-anti fannulloni dell'implacabile direttore generale Cordesky, ed è stato suo malgrado costretto a tornare dietro la scrivania a leggere il giornale.
Domani pare che l'assessore al bilancio del Comune dell'Aquila Anna Maria Ximenes incontrerà a sua volta la direttrice in aspettativa dell'Accademia dell'Immagine Anna Maria Ximenes, per fare piena luce sui conti disastrati dell'istituzione culturale.
Filippo Tronca