Il tempo del rimpasto

Giunta regionale

04 Maggio 2010   12:16  

C'è un grosso problema in Abruzzo, che sempre più attanaglia la politica regionale, come se non bastasse il terremoto, la disoccupazione e i pensionati a pane e cipolla.

Non è il traffico: la nuova urgenza che irrompe nell'agenda politica è il rimpasto di giunta, piatto che immancabilmente deve essere servito a metà legislatura, perché evidentemente la vecchia squadra di governo, infornata all'indomani della vittoria elettorale, dopo un paio d'anni perde di fragranza diventa indigesta e addirittura scade.

Un rimpasto non è però impresa facile, perchè accade sovente che intorno ai fornelli ci sono troppi cuochi, ognuno con la sua ricetta, i suoi segreti, il suo smisurato ego da novello Artusi. E così spesso il rimpasto resta a macerare per mesi in un condimento di lotte intestine e incontri segreti, veleni, indiscrezioni e dietrologie.

 

Il nuovo ingrediente da aggiungere, nella giunta regionale, pare sia Gianfranco Giuliante, prodotto d'annata ex-aennino, della  cantina Matteoli, aquilano doc. E L'Aquila, che pure sarebbe fertile terra di primizie politiche, poco o nulla è presa in considerazione nei ricettari con cui finora sono state preparate le pietanze della politica regionale, se non per adornare le portate con qualche vezzo estetico.

Il coordinatore e grande chef del Pdl abruzzese Fabrizio di Stefano rivela oggi sulle pagine del Messaggero: ''Il rimpasto è all’ordine del giorno, la legittima esigenza del territorio aquilano verrà valutata prossimamente con un confronto aperto col presidente Chiodi. E’ un problema che è stato posto e che tutti hanno ritenuto legittimo dopo il terremoto del 6 aprile  per assicurare una partecipazione alle scelte legate alla ricostruzione a un esponente della città ferita dal sisma''.

Ma a battere cassa è anche l'Udc, che nella politiche dei due forni di casini, in Abruzzo ha scelto quello più caldo ed ospitale del Pdl, non in cambio di pizza e fichi, evidentemente. E Antonio Menna vuole  infatti un assessorato, non tutti però sono d'accordo nel suo stesso partito.

Altra difficoltà di quell'alta prova di cucina che è un rimpasto di giunta non è' solo la scelta dei nuovi ingredienti, ma l'eliminazione di quelli vecchi, che raramente si sposano tra loro. A meno che non si decida di aumentare la portata della giunta.

E qui a rischio di essere depennato dalla ricetta è in particolare l'assessore Alfredo Castiglione, il finiano d'annata.  Gira anche il nome dell'assessore Federica Carpineta, per qualcuno troppo acerba, con buona pace delle pari opportunità, delle protagonismo dei giovai e delle donne in una politica in cui fano da pardoni maschi anziani ecc... ec...

Staremo a vedere, già con il langorino in bocca.

FT

 


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