Imprenditori rosetani e prestanomi cinesi: maxi-evasione da 8 milioni di euro

24 Giugno 2011   10:17  

La guardia di finanza di Roseto degli Abruzzi (Teramo) ha denunciato alla magistratura 7 persone, tra imprenditori e prestanomi, per associazione per delinquere finalizzata alla perpetrazione di reati tributari, scoprendo un'evasione fiscale che supera gli 8milioni e mezzo di ricavi e due milioni di Iva.

L'indagine, che ha visto nel mirino 15 persone, era partita dall'esame di alcune fatture sospette acquisite presso la sede di una delle societa' oggetto di verifica fiscale, tutte riconducibili a due imprenditori rosetani e gestite tramite prestanomi cinesi.

Dalla documentazione fiscale in possesso della guardia di finanza si e' risaliti ad aziende dell'Emilia Romagna facendo cosi' scattare i controlli incrociati. Sono state scoperte cinque imprese produttrici di capi di alta moda risultate totalmente sconosciute al fisco e tutte apparentemente amministrate da prestanomi nullatenenti.

Per evitare i controlli, le fittizie societa' trasferivano attrezzature e lavoratori, senza regolare assunzione e non in regola con le posizioni contributive, da una societa' all'altra.

Le disponibilita' finanziarie venivano poi trasferite dai due imprenditori denunciati, su conti correnti accesi presso istituti di credito con sede nella Repubblica di San Marino.

Infine per cancellare ogni traccia della frode fiscale, venivano distrutte o occultate le scritture contabili nel tentativo di complicare la ricostruzione del giro truffaldino da parte delle Fiamme Gialle.


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