Imprenditrice incatenata a Palazzo Silone: l'assessore Febbo risponde

08 Giugno 2011   13:02  

Ieri si è incatenata ai cancelli di palazzo Silone l'imprenditrice agricola di Lanciano, Maria Carmela Di Campli, 62 anni, per attirare l'attenzione del presidente della Regione, Gianni Chiodi, e dell'assessore all'Agricoltura, Mauro Febbo, ai quali chiede un incontro.
La donna, vedova dal 2002, che è titolare di una azienda con sei ettari di terreno che, a regime, potrebbe dare lavoro a 100 persone tra dipendenti e indotto, oggi sopravvive con una pensione che reinveste tutta nell'azienda.
I 6 mila euro di contributi europei ricevuti negli anni scorsi non sono bastati per l'ammodernamento degli impianti. Il timore della donna, ora, è quello di dover svendere l'attività.

Non si fa attendere la replica dell'assessore Mauro Febbo:

"La signora è stata più volte ricevuta negli Uffici della Direzione Politiche agricole per affrontare e discutere della sua situazione e sono disonibile a riceverla ancora.

Ma le problematiche che riguardano la sua azienda sono oggettivamente difficili da affrontare visto che, come abbiamo sempre sottolineato, ci troviamo di fronte a regole e procedure comunitarie.

Questo significa che di fronte a queste difficoltà oggettive è difficile agire e soprattutto porre in essere iniziative autonome.

Le questioni riguardanti l'azienda della signora di Campli riguardano la sfera del diritto privato in merito al quale un ente pubblico come la Regione Abruzzo è impossibilitato ad agire.

Torno comunque a ribadire la disponibilità a ricevere la signora Di Campli presso gli uffici della Direzione Politiche agricole, magari accompagnata dai suoi consulenti così da affrontare la situazione anche sotto l'aspetto più strettamente tecnico".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore