In Abruzzo giustizia tributaria efficiente nonostante carenze di org

17 Febbraio 2007   13:02  
L´ inaugurazione a Palazzo dell´Emiciclo dell´Anno giudiziario tributario, è stata l´occasione per tracciare un bilancio di un´attività che, nonostante le carenze di organico e l´aumento dei ricorsi del 40%, riesce a garantire processi rapidi e significativi livelli di efficenza. "I giudici tributari - ricorda il presidente commissione tributaria regionale Bruno D´Angelo - erano 180 nel 1996, oggi sono solo 106". Particolarmente critica la situazione nella Commissione tributaria di L´Aquila, dove i giudici non hanno la possibilità di essere sostituiti e di ammalarsi. A Teramo manca il presidente, il vice presidente e sette giudici. "E´ urgente prendere provvedimenti - ricorda Giuseppe Gatti del Consiglio di presidenza - perchè il numero dei ricorsi e la mole di lavoro è destinata ad aumentare ulteriormente per effetto dell´ampliamento della giurisdizione tributaria e della fine dell´effetto condono. C´è poi il problema degli spazi, inadeguati alle esigenze e al numero del personale: "La sede dell´Aquila - ha denunciato D´Angelo - viene affittata ad un privato per 180mila euro l´anno, mentre ci sono uffici disponibili presso la sede del Tar che potrebbero essere utilizzati con grande risparmio di denaro pubblico". Ultimo dato: la tassa che nel 2006 in Abruzzo ha provocato il maggior numero di ricorsi è stata l´Ici, seguita dall´Irpef dall´Irap e dall´Iva. Il contenzioso, aumentato complessivamente come detto del 40%, ha avuto picchi a Pescara e a Chieti, mentre è diminuito a Teramo. FT

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