In Italia

riceviamo e pubblichiamo

26 Gennaio 2012   06:39  

 

In Italia, ci sono persone semplicemente diplomate che governano i cittadini senza avere la competenza nel compito che vengono chiamati a svolgere, guadagnando decine di migliaia di euro al mese. Ci sono addirittura persone votate (questo è il bello) che il diploma l'hanno preso da poco. E con fatica, molta fatica.

In Italia poi, ci sono laureati con 110 e lode nelle più svariate facoltà che a 30 anni non possono farsi una famiglia perché lavorano con contratti a tempo determinato di 1, 3 o 6 mesi. E che la loro preoccupazione non è se e quando arriveranno alla pensione, ma se e quando potranno avere un figlio.

In Italia c'è gente che ci è arrivata alla pensione, ma che preferirebbe morire, vista la cifra che percepisce.

In Italia ci sono famiglie che fanno sacrifici immensi per regalare il sogno di una laurea ad un figlio, senza sapere che quel pezzo di carta poi servirà a poco o niente.

Perché in Italia non conta il curriculum, conta chi conosci o di chi sei parente.

Così in Italia ci si lamenta dei giovani che vanno all'Estero. Ma non si pensa mai a chi ce li ha mandati.

In Italia non importa chi voti alle elezioni, tutti ti promettono qualcosa che poi, appena eletti, dimenticheranno. O diranno che la colpa è di chi li ha preceduti, che ha lasciato loro una situazione "difficile".

In Italia, chi paga le tasse ha paura di Equitalia. Chi non le paga si sente al sicuro.

In Italia, ci sono persone che muoiono di infarto o si suicidano quando ricevono cartelle esattoriali che poi, dopo un controllo, risultano "pazze", sbagliate.

In Italia, se fai il tuo dovere, vieni considerato "eroe". A quanto pare, i computer di Equitalia non sono programmati da eroi.

In Italia si evadono le tasse: nel 90% dei casi per sopravvivere, nel 10% rimanente semplicemente perché si è già ricchi. E invisibili.

In Italia, la giustizia è arbitraria. Abbiamo i Codici, libroni scritti tanti anni fa da gente colta, in cui sono elencate in modo chiaro leggi e pene. Ma poi, una volta in tribunale, tutto verrà capovolto o "interpretato" in modo diverso perché abbiamo bravissimi avvocati. E poi tanto c'è il condono. Ah, e anche l'indulto.

Così, in Italia, se esci di casa e malauguratamente non ci torni più, può succedere che dopo anni non si sappia ancora chi sia il colpevole.

In Italia si ha anche paura del terremoto. O meglio, della casa in cui viviamo quando arriva il terremoto. Perché non sappiamo se, chi l'ha costruita, è stato un "eroe".

In Italia, ci sono anziani con pensioni ridicole che vengono denunciati perché rubano al supermercato qualcosa da mangiare. E banche che rubano miliardi, ma nessuno se ne accorge.

In Italia ci sono stimati medici con una carriera invidiabile, che se per qualche motivo vengono indagati, finiscono sul giornale e smettono per sempre di lavorare. Anche se poi risultano totalmente innocenti. Invece ci sono politici che vengono inquisiti, ma che continuano a fare i politici senza problemi e stranamente i loro processi hanno durata decennale. E indovinate come vanno a finire.

In Italia, una volta la massima aspirazione di un giovane era diventare poliziotto, medico, ingegnere…oggi è diventare calciatore o velina, entrare al Grande Fratello o vincere al Superenalotto. O conoscere qualcuno che ti faccia entrare in politica.

In Italia i calciatori scommettono. E scioperano, perché non vogliono pagare le tasse. Gente che guadagna cifre inimmaginabili per tirare calci ad un pallone. E gli italiani continuano ad andare allo stadio e a sostenere il loro scintillante tenore di vita.

In Italia, i calciatori guadagnano milioni di euro, invece i pompieri, i poliziotti, i medici ospedalieri e tutti i lavori socialmente utili percepiscono ridicoli stipendi statali, se commisurati all'importanza del lavoro che vengono chiamati a fare.

In Italia, ci sono persone che hanno sempre lavorato e che quando malauguratamente hanno un problema di salute, addirittura non sanno come fare per mettersi in malattia o temono che quella malattia di un giorno possa inficiare la loro condotta. E ci sono persone che risultano in malattia da anni, colluse con medici certificatori compiacenti, che mentre guadagnano non facendo niente sono in vacanza alle Maldive.

In Italia i politici ci dicono di fare qualche sacrificio in più per superare la crisi. Loro invece no, per andare al Parlamento non possono usare la metro o il taxi, si entrerebbe a contatto con troppi batteri, per questo sono state inventate le magiche Auto Blu, che non sono mica utilitarie elettriche. Loro, che guadagnano cifre assurde per lavorare 3 giorni a settimana nella migliore delle ipotesi, non si tagliano gli stipendi in rispetto dei poveri cittadini. Figuriamoci, devono anche pagare qualcuno che gli porti la borsa! E naturalmente mantengono il doppio lavoro. Cosa che all'italiano medio naturalmente non è permessa.

E la Chiesa, che ci chiede di donare l'8x1000 e che per aiutarci al massimo prega, è nel "giusto": nel 1929 un furbo signore firmò un patto in cui disse che lo Stato Italiano, per aver annesso l'antico Stato della Chiesa, sarebbe stato debitore per sempre alla Santa Sede. Che essendo un patto internazionale, non può essere cambiato dall'oggi al domani. Ci vuole innanzitutto la comunione d'intesa. E immaginate un po'...

In Italia, se si è in disaccordo con ciò che dice il governo, si mugugna ma non si scende in piazza a protestare. Non perché non lo si voglia fare, ma perché si ha paura di una denuncia, che comporterebbe la perdita del lavoro, quando lo si ha, o la preclusione di un lavoro in futuro, nella maggior parte dei casi.

In Italia, se questa riflessione la scrivo io, ricevo qualche "mi piace" o al massimo qualche condivisione su facebook. Se la scrive un rapper famoso, vende milioni di dischi.

Massimiliano Bellisario

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