In piazza gli inquilini terremotati delle case popolari

Gli inquilini terremotati delle case popolari Ater aquilane, rappresentati da Pio Rapagnà, dell'associazione Mia Casa, protestano fuori la Regione. A seguire il comunicato di Mia Casa

Comunicato stampa

Il Mia Casa d'Abruzzo ha tenuto presso la Piazza della Villa Comunale dell'Aquila – davanti al Palazzo dell'Emiciclo – in concomitanza con la seduta odierna del Consiglio regionale dell'Abruzzo – una “Manifestazione di protesta e di informazione”, nel corso della quale i rappresentanti dei vari Comitati di tutti i quartieri popolari dell'Aquila e delle Frazioni di Paganica, Monticchio, San Gregorio, Preturo, Arischia e Pettino, hanno denunciato con forza e grande passione umana e civica lo “stato di fatto”, molto deludente, degli interventi relativi alla “ricostruzione sia leggera che pesante” degli alloggi classificati A, B e C ed E anche rispetto alla effettiva disponibilità dei finanziamenti valutati in 107 milioni di euro per per gli interventi da effettuarsi sugli immobili di proprietà dell' Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Regionale sovvenzionata e in 43 milioni di euro per gli interventi da porre in essere sugli immobili di Edilizia Residenziale Pubblica comunale sovvenzionata.

Sono passati 14 mesi dal sisma e, purtroppo, per l'edilizia residenziale pubblica non si è fatto quasi niente: L'ATER ha accumulato ritardi su ritardi. Malgrado le buone intenzioni ancora non riesce ad effettuare la ricostruzione leggera. Abbiamo denunce di persone che abitavano nelle case Ater; che hanno perso il lavoro; che sono senza soldi; che alloggiano in ricoveri di fortuna e pensano di poter rientrare in alloggi definiti "B" non prima dell'autunno 2011! Una cosa semplicemente inacettabile.

Il Provveditorato alle Opere Pubbliche, emanazione diretta del Ministero, cioè del Governo, da tutti invocato come stazione appaltante e “soggetto attuatore”, sia dal Commissario delegato e Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi che dal Sindaco del Comune dell'Aquila Vice-Commissario delegato a ricostruire gli alloggi comunali, che non sappiamo cosa stia facendo. E, se dobbiamo giudicare dallo stato degli edifici cosiddetti "E", dobbiamo concludere che stia quantomeno fermo. Ci chiediamo il perché.

Non c'è ad oggi, un gruppo politico o un Consigliere regionale che si sia preso la briga di presentare una “Proposta di legge” di indirizzo per la ricostruzione e messa in sicurezza antisismica della Edilizia Residenziale Pubblica regionale e comunale. Per questo da oggi chiameremo personalmente, uno per uno, gruppo per gruppo, i Consiglieri regionali a voler presentare un disegno di legge semplice. CHE ABBIA QUESTO OGGETTO: TUTELA - SALVAGUARDIA - RIPRISTINO E MESSA IN SICUREZZA DEL PATRIMONIO DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA REGIONALE E COMUNALE. Daremo loro un ragionevole lasso di tempo. Dopo di che saremo autorizzati a considerarli politicamente “contrari” e direttamente sostenitori della logica commissariale che porterà alla completa “spoliazione” di ogni potere e sovranità nei confronti della massima e più importante Istituzione legislativa della Regione Abruzzo.

La “riparazione e ricostruzione” degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica delle ATER e dei Comuni riguarda complessivamente 4.000 unità abitative e coinvolge un numero “considerevole” di Cittadini “ancora sfollati” per un complessivo di oltre 12.000 residenti, dei quali almeno 8.000 avrebbero potuto già tornare a casa, se i lavori per le A, B e C fossero stati eseguiti nei tempi dovuti

e potrebbero farlo nel giro di due mesi al massimo se gli stessi lavori iniziassero domani.

Purtroppo pero, l'Assemblea del Mia Casa ha dovuto prendere atto con “amarezza, commozione e tanta, tantissima nostalgia” del fatto che l'edilizia pubblica, ed una parte consistente di Città con essa, senza una “risvegliata generale” quantomeno dei rappresentanti istituzionali eletti a L'Aquila, nel lasso di pochissimo tempo, morirebbe nell'indifferenza di una Politica che si rifiuta di assumersi le proprie responsabilità.

Per il Mia Casa – Pio Rapagnà