Incendi: l´Abruzzo chiede lo stato di calamità. Rinvenuti or

26 Luglio 2007   11:48  
In Abruzzo si combatte da giorni per spegnere gli incendi che stanno devastando le splendide montagne abruzzesi, ma si combatte soprattutto contro le menti diaboliche, malate, mostruose che hanno appiccato quegli incendi. La situazione sembra essersi normalizzata, molti focolai sono stati spenti, ma non si è certamente spenta la rabbia dei più e di chi la montagna la ama, la vive. Ettari ed ettari di bosco sono andati in fiamme; gli orsi, i lupi ed i caprioli sono fuggiti e molti animali sono morti carbonizzati, travolti dalle fiamme. Dalle indagini è anche emerso che gatti, lepri e conigli, splendidi animali indifesi, sono stati cosparsi di benzina dai pazzi piromani diventando dei veri e propri inneschi incendiari. Un orrore inenarrabile. Ma in quest’apocalisse un segnale di speranza c’è: ci sarà tolleranza zero verso i piromani e riavremo il sottobosco in tre/cinque anni poiché le fiamme hanno colpito lo strato superficiale del terreno. Sono ingenti i danni al patrimonio ambientale e all´agricoltura creati dagli incendi che in questi giorni hanno gettato l´Abruzzo in un vero e proprio inferno. Per far fronte ad una situazione definita "drammatica e preoccupante, una situazione senza precedenti " dallo stesso capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, nella nostra regione stanno arrivando 100 volontari da ogni parte d´Italia: Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia ed in molti piccoli comuni dell´aquilano anche i sindaci si stanno organizzando per creare squadre di volontari. La forestale dell’Aquila, insieme ai colleghi del Niab (Nucleo investigativo antincendio boschivo) di Roma hanno trovato nei giorni scorsi a Rocca Preturo, frazione di Acciano, paese dal quale è partito l´incendio, ordigni incendiari (sulla cui realizzazione viena mantenuto il più stretto riserbo per evitare possibili emulazioni) pronti ad essere innescati. Intanto, con una lettera inviata al presidente del Consiglio di Ministri e al capo del dipartimento nazionale di protezione civile, l´assessore alla protezione civile dell´Abruzzo, Tommaso Ginoble ha richiesto formalmente al governo la dichiarazione dello stato di emergenza per gli eventi calamitosi che in questi giorni stanno colpendo il territorio abruzzese. Nella lettera si legge che a far data dal 14 luglio scorso, sulla regione "si sono verificati numerosi incendi che hanno prodotto danni gravissimi non solo al patrimonio boschivo regionale, ma anche a persone e a cose". "tale situazione risulta aggravata dalle particolari caratteristiche geomorfologiche e orografiche delle zone interessate, oltre che dalle eccezionali condizioni meteo". Ginoble fa presente che gli incendi hanno alterato in modo significativo l´assetto ambientale delle zone colpite, tanto da rendere urgente la necessità di intraprendere ogni iniziativa utile a rimuovere la situazione di crisi, favorendo la ripresa delle normali condizioni di vita, anche in relazione al fatto che tra le zone devastate dagli incendi, numerose sono ricomprese in porzioni di parchi e aree protette. Patrizia Santangelo

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