Incendio Seab a Chieti Scalo, pericolo diossina. Arta a lavoro

20 Luglio 2009   13:20  

Tecnici dell'ARTA Abruzzo al lavoro per verificare le conseguenze di carattere ambientale dell'incendio divampato nella notte tra sabato e domenica scorsi all'interno della ditta S.E.AB. di Chieti Scalo. Le aree coinvolte nel rogo sono quelle utilizzate per lo stoccaggio di rifiuti non pericolosi. Le prime informazioni acquisite dal personale del Dipartimento provinciale di Chieti riguardano le modalita' operative adottate dai Vigili del Fuoco per lo spegnimento delle fiamme, in particolare la destinazione finale delle acque usate, che sono state in parte convogliate in serbatoi interrati adibiti alla raccolta delle acque del piazzale aziendale e per il resto sono defluite in una condotta del Consorzio di bonifica Val Pescara che le portera' al depuratore consortile. Oltre alle acque di spegnimento, i primi campionamento effettuati dall'Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente per accertare la presenza di eventuali inquinanti hanno interessato i rifiuti parzialmente inceneriti e i fumi derivanti dalla combustione, sia nella zona dell'incendio che nel territorio circostante. Sara' subito realizzato anche uno studio sulla ricaduta delle ceneri prodotte dall'incendio, per individuare le aree potenzialmente piu' esposte all'eventuale contaminazione e procedere al prelievo dei terreni da esaminare. L'ARTA ha inoltre allertato le autorita' competenti nei comuni di Chieti, San Giovanni teatino, Francavilla al mare, Torrevecchia teatina e Ripa teatina affinche', in via precauzionale, vietino l'uso delle acque sotterranee e la raccolta di alimenti di origine vegetale nei campi. Dati aggiornati sulle analisi in corso saranno fornite nei prossimi giorni attraverso gli organi di informazione e il sito internet www.artaabruzzo.it


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