Inceneritore di Pineto, i dubbi del Wwf

09 Febbraio 2009   09:12  

Il Wwf Abruzzo ha presentato le osservazioni alla procedura di verifica di assoggettabilita' ambientale dell'impianto di incenerimento di pneumatici ed altro che si vorrebbe realizzare a Scerne di Pineto. Sono molteplici gli aspetti sollevati dall'associazione in ordine alla procedura seguita ed agli aspetti sanitari ed ambientali. Innanzitutto - rileva il Wwf - la realizzazione di impianti del genere presuppone una piano a livello di Ambito Territoriale Ottimale che ad oggi non e' stato neppure abbozzato. Inoltre, visto che l'impianto dovrebbe servire a bruciare anche rifiuti urbani, la sua realizzazione sarebbe in contrasto con la previsione del Piano regionale dei rifiuti che prevede il raggiungimento del 40% di raccolta differenziata a livello regionale prima di ipotizzare impianti di incenerimento. Il Wwf ha poi osservato come la localizzazione dell'impianto contrasta con la normativa vigente e le previsioni del Piano regionale dei rifiuti per quanto riguarda la vicinanza sia ad abitazioni che a sorgenti idropotabili. Senza considerare che l'impianto verrebbe ad essere realizzato in un'area agricola di interesse, contrastando cosi' con uno specifico divieto previsto dal legislatore regionale. Nelle osservazioni il Wwf - spiega una nota - ha anche evidenziato una serie di carenze nello studio preliminare di valutazione di impatto ambientale e nel progetto presentati per quanto attiene all'impatto sanitario di questo tipo di impianti. Nonostante esistono in letteratura moltissimi studi, anche dell'Istituto Superiore di Sanita', che attestano la pericolosita' ambientale e le ricadute sulla salute umana degli inceneritori, questo aspetto viene assolutamente trascurato, affermandosi che l'impianto non avra' alcun effetto sull'atmosfera e sui terreni circostanti l'impianto. Il Wwf ribadisce che la corretta gestione dei rifiuti avviene attraverso il riciclo ed il recupero di materia. E' poi falso affermare che bruciare i rifiuti equivalga a valorizzarne il contenuto energetico, essendo vero esattamente il contrario: bruciare rifiuti - osserva infine l'associazione ambientalista -ha poco senso proprio dal punto di vista energetico, giacche' con detta pratica si arriva a recuperare unicamente il potere calorifico, pari solo a circa un quarto dell'energia complessiva incorporata nel rifiuto.


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