Inchiesta Sanitopoli, le interviste in procura

Trifuoggi: ''le prove ci sono''

13 Gennaio 2010   15:42  

A quasi un anno e mezzo di distanza dall'arresto dell'ex governatore d'Abruzzo, Ottaviano Del Turco, accusato di aver intascato tangenti dall'imprenditore Vincenzo Angelini patron di Villa Pini, è in atto una bufera mediatica che non trova riscontro in nessun fatto nuovo. Un improvviso clamore con dichiarazioni politiche che mistificano la realtà dei fatti che rimane immutata, come ha fatto osservare la Procura pescarese.

Soltanto clamore mediatico in quanto, lo ribadiamo, al momento non è stato celebrato ancora alcun processo e non è stata emessa nessuna sentenza, nè di condanna nè tantomeno di assoluzione.
C'è solo un rapporto dei Carabinieri del Nas preso a pretesto per riaccedere i riflettori sulla intera vicenda.

Il rapporto documenterebbe una serie di truffe ai danni della Regione Abruzzo, consumate nelle cliniche convenzionate di Angelini. Truffe talmente gravi da indurre i carabinieri a richiedere misure cautelari in carcere nei confronti di Angelini, di sua moglie, Anna Maria Sollecito, e di altre quattro persone, ex direttori amministrativi e sanitari del gruppo Villa Pini. La redazione del rapporto, con le relative richieste di arresto, sarebbe stata ultimata il 16 giugno 2008, e, dunque, un mese prima dell'arresto per tangenti dell'allora governatore Del Turco, di alcuni esponenti della sua Giunta, ma non di Angelini, subito indicato come "il grande accusatore". La Procura di Pescara chiese l'arresto di 12 persone - politici, amministratori e imprenditori - tra le quali figurava anche Vincenzo Angelini, ma il Gip Maria Michela Di Fine ne dispose undici e non accolse la richiesta per l'imprenditore della sanità.

Il Procuratore ha tenuto a precisare che non risulta che la Giunta regionale all'epoca abbia fatto alcunchè per ridurre il deficit della sanità se non in esecuzione di imposizioni governative, tanto da portare la Regione al commissariamento. Un mese dopo quel rapporto, come è noto, l'ex Governatore veniva arrestato  insieme ad altri trentatrè indagati e la sua giunta veniva travolta dall'inchiesta.

E mentre l'ex Presidente Del Turco si dice vittima di un vero e proprio tsunami giudiziario, il Procuratore Capo Nicola Trifuoggi difende l'inchiesta. "Del Turco continua a difendersi dal processo e non nel processo, piuttosto che rispondere ai magistrati, sottolinea il Procuratore Capo Trifuoggi, la nostra inchiesta è solida, siamo tranquilli ed abbiamo tutte le prove che occorrono". "Quella che è stata pubblicata, aggiunge ancora Trifuoggi, è una tesi difensiva, i fatti a cui fa riferimento il rapporto dei Nas erano già conosciuti  preventivamente dalla Procura che li aveva valutati". Per quanto riguarda infine la posizione dell'imprenditore Angelini, Trifuoggi precisa che il patron di Villa Pini era e resta un indagato e sarà un imputato. Non resta che attendere il processo per conoscere la verità.


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