Inchiesta crolli, verso il processo per l'ospedale San Salvatore

La Procura prepara le richieste di rinvio a giudizio

15 Novembre 2010   13:38  

La Procura della Repubblica dell'Aquila sembra orientata a chiedere il rinvio a giudizio per i sei indagati per i crolli di alcune parti dell'ospedale San Salvatore.
L'inchiesta ha individuato evidenti responsabilità umane dietro il collasso di alcuni elementi strutturali del nosocomio, che non hanno resistito alla scossa del sei aprile 2009.
Il reato contestato ai sei è quello di "cooperazione colposa nel crollo parziale dell’ospedale regionale San Salvatore". Si tratta di Marcello Vittorini, noto docente aquilano, 83 anni, ingegnere progettista (1969-1971) e direttore dei lavori dell’opera (1972-1991), nato all’Aquila ma residente a Roma; Gaspare Squadrilli, 74 anni, siciliano di Noto residente ad Anzio (ingegnere progettista strutturale e redattore dei calcoli negli anni 1969-1971 e direttore dei lavori negli anni 1972-1991); Michele Tundo, 62 anni, di Galatina (Lecce) (geometra direttore del cantiere negli anni 1972-1974); Domenico Ciccocioppo, 71 anni, di Lanciano, geometra direttore del cantiere negli anni 1973-1979; Giorgio Innamorati, 80 anni, romano (presidente della commissione di collaudo nominata il 29/11/79); Luciano Rocco, 67 anni, nato a Pola e residente a Roma (componente della commissione).
La Procura del capoluogo ha chiamato in causa, nella cooperazione colposa nei reati, anche altre 8 persone che, tuttavia, in questo come in altri procedimenti (vedi crollo via Campo di Fossa) sono decedute.
Si tratta di tecnici collaudatori e del titolare di un’impresa che lavorò ad alcune fasi della realizzazione della struttura inaugurata nel 2000 e costata, secondo alcune stime, qualcosa come 200 miliardi di lire. 

nella foto l'ingresso del nosocomio qualche ora dopo la scossa.


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