Inchiesta ricostruzione: Chiodi e Tordera verranno ascoltati

In Procura perché informati dei fatti

16 Settembre 2010   08:01  

La Procura distrettuale antimafia dell'Aquila con la ripresa dell'attività giudiziaria dopo la pausa estiva vuole dare maggiore impulso nell'inchiesta sugli appalti per il G8 dell'aquila e per la ricostruzione post-terremoto. In particolare in settimana verranno ascoltati come persone informate dei fatti il presidente della Carispaq, Rinaldo Tordera e il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi.

Il filone d'inchiesta sui lavori di ricostruzione della procura distrettuale antimafia abruzzese, in collaborazione con la procura nazionale antimafia, ha già coinvolto uno dei coordinatori nazionali del Popolo della libertà, Denis Verdini, indagato con l'ipotesi di reato di corruzione.
Sempre sul registro degli indagati figura l'imprenditore aquilano Ettore Barattelli che in settimana verrà interrogato dai magistrati. Ettore Barattelli è iscritto nel registro degli indagati in quanto presidente del consorzio Federico II, creato dopo il terremoto, costituito dall'impresa della famiglia Barattelli, dalle altre due aziende aquilane Vittorini Emidio e Marinelli-Equizi, e dalla Btp del presidente dimissionario Riccardo Fusi. Quest'ultimo è coinvolto nell'inchiesta di Firenze, poi passata per competenza a quella di Perugia, sui grandi eventi e gli appalti del G8 alla Maddalena, che ha portato tra gli altri in carcere il presidente del consiglio superiore dei Lavori Pubblici, Angelo Balducci, l'imprenditore Diego Anemone, e al coinvolgimento, come indagato, del capo della Protezione civile nazionale, Guido Bertolaso. Secondo l'accusa si sarebbe cercato di ottenere appalti nella ricostruzione attraverso la presentazione di politici influenti. I magistrati aquilani hanno acquisito nuova domentanzione dalla Procura di Roma e di Firenze. Barattelli è anche consigliere di amministrazione della Carispaq, componente dell'assemblea della Fondazione della Carispaq e vice presidente dell'Ance L'Aquila. Sul Consorzio, poi sciolto dallo stesso Barattelli, la Procura distrettuale antimafia indaga su due subappalti: l'uno che riguarda la realizzazione della nuova scuola media Carducci, l'altro alcuni lavori presso la caserma militare Campomizzi che ospita ancora parte degli sfollati.


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