Indagine di Confindustria: la produzione cresce del 5,1%. Continua l

12 Novembre 2007   13:28  
Buone notizie per l´economia abruzzese, che sembra finalmente aver superato il guado della stagnazione. L´indagine semestrale della Confindustria, presentata questa mattina a L´Aquila, conferma infatti una crescita della produzione del 5,1%. Settori trainanti, la metalmeccanica, in particolare le industrie dei mezzi di trasporto, bene anche i settori della chimica, del legno e della ceramica. Un dato positivo che però se scorporato rivela alcune criticità: la locomotiva d´Abruzzo si conferma la provincia di Chieti con una crescita del 9%, bene anche Teramo e Pescara, mentre in provincia dell´Aquila la produzione è addirittura scesa del 2%, e l´unica consolazione sono buoni segnali sul fronte dell´export. Tra i settori in difficoltà vi è l´edilizia, e di conseguenza quello dei materiali da costruzione, e la causa è il crollo, del 50%, della realizzazione di opere pubbliche. Altri segni di criticità li espone il professor Pino Mauro, enfatizzando in particolare la fuga dei cervelli, il 18,3% dei laureati abruzzesi hanno fatto infatti le valigie per cercare gratificazioni altrove, una percentuale molto superiore alla media del centro-sud. Inoltre solo il 44% degli occupati sono donne, percentuale ben lontana dall´obiettivo del 60% fissato dall´Agenda di Lisbona. Altri dati su cui vale la pen riflettere: l´immigrazione, compresa quella rumena, si conferma indispensabile alla crescita economica; le aziende che soffrono sono quelle che non hanno saputo o voluto investire in qualità ed innovazione tecnologica. Nel servizio intervista a Gaetano Clavenna, centro studi Confindustria Filippo Tronca

Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore