La Procura di L'Aquila ha avviato nuove indagini sulla morte del 25enne Luca Palmegiani, militante di Forza Italia, precipitato dal quarto piano dell'hotel "Suisse" di Roccaraso. L'inchiesta ora si concentra non solo sulle cause del decesso, ma anche sulla tempestività e adeguatezza dei soccorsi. Secondo gli inquirenti, l'ambulanza ha impiegato circa due ore per arrivare all'ospedale, mettendo in discussione la procedura di assistenza. L'elicottero di soccorso non è riuscito a intervenire a causa del maltempo, mentre il medico legale ha confermato che la morte è stata causata da un politrauma e emorragie diffuse. Intanto, le indagini si estendono anche a un possibile gesto estremo legato a fattori psicologici.
La tragica morte di Luca Palmegiani, avvenuta dopo la sua caduta dall’hotel "Suisse" di Roccaraso, ha sollevato numerosi interrogativi non solo riguardo alla dinamica dell’incidente, ma anche sulle tempistiche dei soccorsi e sulla gestione delle emergenze. A distanza di giorni dall’evento, il pubblico ministero, Guido Cocco, ha deciso di estendere l’inchiesta acquisendo la cartella clinica del giovane e avviando un filone d’indagine sull’operato dei soccorritori, con l’obiettivo di stabilire eventuali imperizie durante l’intervento.
L’incidente è avvenuto sabato intorno alle 15, quando Luca, 25 anni, originario di Latina e da poco arrivato a Roccaraso per partecipare alla convention di Forza Italia "Azzurri in vetta", è precipitato dal quarto piano dell'hotel. Le telecamere di sorveglianza hanno immortalato la scena: dopo il volo, Luca si è schiantato contro un albero che ha attutito la sua caduta, ma poco dopo si è accasciato a terra. A questo punto, una donna che passava in strada ha prontamente chiamato i soccorsi. L'ambulanza del 118 è arrivata sul posto e ha trasportato Luca all'ospedale di Castel di Sangro, dove i medici hanno eseguito i primi accertamenti, decidendo poi per il trasferimento al San Salvatore dell’Aquila. Qui, purtroppo, il giovane è deceduto poco dopo, complici le difficili condizioni meteo che hanno impedito l’intervento dell’elicottero di soccorso. Il viaggio in ambulanza è durato più di un’ora e mezza, coprendo una distanza di 97 km, e questo ha sollevato interrogativi sulla gestione del soccorso.
La vicenda è stata anche un tema di discussione durante la convention, dove il sindaco di Rivisondoli, Giancarlo Iarussi, ha messo in evidenza le difficoltà che i residenti dei piccoli comuni abruzzesi affrontano, soprattutto durante la stagione invernale, nel raggiungere le strutture ospedaliere. Iarussi ha sottolineato come, in Abruzzo, manchino infrastrutture essenziali come elisuperfici notturne e piste di atterraggio illuminate, mettendo in luce le lacune del sistema sanitario regionale.
Nel frattempo, il medico legale Giuseppe Sciarra ha completato l’autopsia sul corpo di Palmegiani, confermando che la morte è stata causata da traumi multiple e una grave emorragia. L’autopsia ha anche incluso prelievi istologici, i cui risultati saranno disponibili entro novanta giorni. La salma del giovane è stata restituita alla famiglia dopo il nulla osta, e i funerali sono previsti tra oggi e giovedì. Il pubblico ministero ha già autorizzato il rilascio della salma, ma l’inchiesta continua.
Le forze dell’ordine, coordinate dai carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, continuano a indagare per comprendere se alla base del gesto ci fossero motivi personali o psicologici. Gli investigatori stanno esaminando il telefono cellulare e il PC di Luca per cercare segnali che possano chiarire eventuali motivi legati a problemi psicologici o pressioni esterne. Sono stati ascoltati familiari, amici e anche il personale dell’albergo dove Luca soggiornava durante il weekend politico, che ha rappresentato il contesto dell’incidente. L’indagine mira anche a comprendere meglio le circostanze che hanno preceduto l’incidente e se ci siano elementi che possano suggerire un gesto volontario.