Indennità dei consiglieri regionali: Pd le abbassa del 10%

Il risparmio andrà alle politiche sociali

21 Maggio 2010   16:18  

L'iniziativa, per ora, è solo appannaggio del Partito Democratico. Si tratta della riduzione dell'indennità consigliare del 10% destinando le somme a favore del capitolo di bilancio sulle politiche sociali fino a quando non ci sarà la riduzione delle indennità.

Ad annunciare l'iniziativa il capogruppo del Pd alla Regione,  Camillo D'Alessandro che anche ieri era tornato a sollecitare il presidente Chiodi sull'argomento.

«Da oltre un anno - spiega D'Alessandro - abbiamo presentato una proposta, puntualmente bocciata, di parametrare le indennità dei consiglieri a quelle più basse d'Italia. Di fronte al permanere di tale odioso stallo abbiamo, quindi, deciso di passare ai fatti».

Qualche giorno fa il Ministro Calderoli avevo ipotizzato una diminuzione delle indennità dei parlamentari del 5% con effetto anche su tutti i Consigli regionali di Italia.
«Noi abbiamo deciso - spiega D'Alessandro - per una percentuale di taglio pari al doppio di quanto pensano a Roma, ma non aspettiamo i tempi delle leggi, non vogliamo parlare più di proposte che poi non vedono la luce, adesso basta, il taglio lo facciamo da soli. Abbiamo scelto la destinazione del sociale perchè la situazione in cui versa l'Abruzzo è drammatica tra crisi, disoccupazione e terremoto, pensiamo sia la destinazione più utile».

Il partito ha così messo nero su bianco l'iniziativa e ha comunicato la decisione al presidente del Consiglio Nazario Pagano che, tramite gli uffici, ridurrà le somme indirizzandole al Servizio Politiche sociali.
«Abbiamo solo fatto il nostro dovere - conclude D'Alessandro - non ci aspettiamo nulla, né vogliamo insegnare agli altri la via, abbiamo solo deciso ed agito conseguentemente, le buone intenzioni le lasciamo agli altri, noi siamo passati ai fatti».

Sull'immobilità del vertice regionale ha espresso perplessità anche il presidente della Cna regionale Italo Lupo, secondo il quale, l'attenzione che i media abruzzesi dedicano ogni giorno al problema del costo della politica non può consentire ancora alla classe dirigente abruzzese di girare la testa dall'altra parte, facendo finta di nulla.
«Poco più di un anno fa», ricorda Lupo, «parlando della sua decisione di istituire una commissione consiliare incaricata di studiare gli strumenti per una riduzione del costo della politica, il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, dettava alle agenzie di stampa che "l'iniziativa rappresenta il primo vero segnale concreto dopo anni di vuote enunciazioni, un vero banco di prova per un'Assemblea legislativa che è chiamata ad assolvere, con tutte le sue componenti, ad una funzione di alto profilo».
«Spiace constatare», continua Lupo, «che, di fronte a parole così impegnative, il segnale sia rimasto solo sulla carta. E che l'Assemblea abbia preferito occuparsi d'altro, magari non sempre d'alto profilo».

 


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