Inferno di fuoco nelle pinete di Collebrincioni. Salva per miracolo

L´incendio, innescato ancora una volta da pazzi piromani, non dà tregua alle porte dell´Aquila. L´incendio, dopo aver divorato altre vaste estensioni di bosco e di pinete di Collebrincioni, ha percorso le valli e le alture dietro Monte Cascio in direzione di Arischia,che oggi è il fornte critico del´incendio. L´abitato di Collebrincioni è stato nella giornata di ieri a rischio di evacuazione. Forestali, vigili del fuoco, volontari, forze dell’ordine, piloti di Canadair ed elicotteri, hanno salvato dalle fiamme la chiesa di Madonna Fore. Sessanta volontari della protezione civile, hanno in paticolare affrontato il fuoco fino all´ultimo, poi sono stati costretti a retrocedere, non prima di aver cosparso la chiesetta di acqua e liquido ritardante. Di quattro di loro si sono perse le tracce, e sono state ore di paura. Poi per fortuna l´allarme e rientrato con l´annuncio del loro ritrovamento. Ora la situzione è tornata sotto controllo, ma i pirmani sono ancora a piede libero e pronti a colpire. La Forestale è sule loro tracce, ci sarebbero indizi promettenti e sono stati individuate persone fotemente sospette. I piromani hanno ultilizzato inneschi a tempo, in modo da potersi allontanare prima dell´attivazione dei focolai. La Provincia torna a chiedre lo stato di calamità nelle aree interessate dagli incendi al fine di ottenere indennizzi per i danni subìti all’agricoltura e alle abitazioni.ritene importante attivare alcune cooperative forestali che provvedano subito alla bonifica dei boschi interessati da combustione che siano operative con continuità, e, inoltre, propone di realizzare una convenzione con le imprese locali che si interessano del taglio boschivo. Afferma il sindaco Cialente, che ha seguito costantemente le operazioni di costrasto dell´incendio: "Gli interventi sono stati immediati in ogni situazione di emergenza che si é creata. Anche i controlli sono stati costanti ed assicurati nelle zone più a rischio da tutte le forze dell’ordine, oltre che dai tanti volontari. Oltre cento persone hanno lavorato per bonificare le zone incendiate, però chi voleva colpire é riuscito lo stesso nell’intento". Il Cai si è detto pronto a intervenire dando così un importante contributo a questa durissima battaglia contro le fiamme e l´idozia umana.