Influenza suina, A/H1N1 due casi a Teramo

Si allarga il contagio in abruzzo

24 Luglio 2009   12:38  

DUE CASI CONFERMATI A TERAMO
Alla Asl di Teramo ci sono due casi confermati di soggetti che hanno contratto il virus A/H1N1 in un viaggio all'estero, mentre nella giornata di oggi verranno inviati all'Istituto Superiore di Sanita' altri quattro campioni biologici prelevati su giovani di ritorno da una vacanza studio in Inghilterra. Intanto Il piano che la Asl di Teramo aveva preparato per affrontare eventuali emergenze sanitarie dovute ad epidemie influenzali ha funzionato tanto da riuscire a gestire in maniera opportuna ed efficace l'epidemia influenzale iniziata a Teramo durante la Coppa Interamnia. La Asl di Teramo e' giunta a questa conclusione al termine del vertice di ieri sulla pandemia da virus A/H1N1. Il "Cluster Cipro", che a Teramo ha coinvolto una quindicina di atleti della delegazione cipriota partecipante alla Coppa Intermania, si e' concluso senza che il virus si espandesse al di fuori della singola squadra di atleti ciprioti.(

OMS, VIRUS AVANZA IMMUTATO, CIRCA 800 VITTIME
Il virus dell'influenza "A" e' ormai arrivato praticamente ovunque (in circa 160 Paesi su 193), ha ucciso circa 800 persone, ma il suo comportamento al momento non e' mutato. E' questa la fotografia sull'andamento della pandemia da influenza suina, scattata dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms), nel suo consueto briefing. "Al momento, non abbiamo notato alcun mutamento nel comportamento del virus", ha detto il portavoce dell'Oms, Gregory Hartl. "Quel che vediamo e' invece un'espansione geografica. L'avanzata del virus continua, si avvicina al 100 per cento dei Paesi, ma non vi e' ancora arrivato".

VIROLOGO, DIFFUSIONE 100%? ALLARME TERZO MONDO
Il virus dell'influenza "A" e' diventato davvero globale, con la certificazione dell'Oms che i paesi colpiti si avvicinano al 100% del pianeta, ma ad allarmare sono soprattutto le ripercussioni che questo potrebbe avere sul terzo mondo. "Questa diffusione cosi' ampia - spiega Fabrizio Pregliasco, virologo dell'universita' di Milano - era attesa, perche' l'H1N1 e' un virus che si diffonde rapidamente. E' importante che malgrado la diffusione galoppante il virus rimanga uguale a se' stesso, e quindi rimanga piuttosto blando e facilmente guaribile. Il problema sono i paesi in via di sviluppo: se, come sembra, vengono tutti colpiti, c'e' il timore di un vero allarme sanitario perche' li' le persone hanno molta meno facilita' di accesso alle cure e alle terapie, e la mortalita' rischia di essere molto piu' alta che nei paesi 'occidentali'". I rischi, insomma, sono molto diversi a seconda che si abiti nel nord o nel sud del mondo: "Da noi - conferma il virologo - la preoccupazione maggiore e' per i costi sociali della pandemia, i cosiddetti costi indiretti dovuti alle giornate di lavoro perse, alle attivita' economiche ferme ecc. Nei paesi in via di sviluppo i rischi sono molto piu' seri, ed e' importante garantire un'equita' anche nella disponibilita' dei vaccini: tutti devono potersi difendere". 


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