Inquinamento Val Pescara, Wwf: le nostre denunce inascoltate

05 Settembre 2008   12:18  

La situazione di inquinamento della Val Pescara "e' finalmente esplosa in tutta la sua gravita', facendo emergere una realta' che le denunce del WWF, purtroppo rimaste inascoltate, avevano segnalato dettagliatamente". Lo sostiene la stessa associazione ambientalista in una nota ricordando che "la Regione Abruzzo ha convocato per lunedi' prossimo 8 settembre a Pescara una riunione con tutti gli enti per valutare una nuova perimetrazione del Sito di Bonifiche nazionali di Bussi istituito appena due mesi fa con un decreto dal Ministro dell'Ambiente" Il WWF - prosegue la nota - era stata l'unica voce che nelle due conferenze dei servizi propedeutiche alla perimetrazione del sito svoltesi a Pescara e al Ministero dell'Ambiente aveva sostenuto la necessita' di operare una perimetrazione ampia che comprendesse tutta l'asta del fiume Pescara fino alla foce. L'associazione aveva inviato due note ben circostanziate al Ministero dell'Ambiente a settembre ed ottobre 2007 (che sono allegate al comunicato stampa) denunciando la gravissima situazione ambientale dell'area, con tanto di dati e fotografie tratte da google earth che testimoniavano l'ampiezza dei fenomeni di scarico. "Quanto sta accadendo dichiara Augusto De Sanctis, referente acque del WWF Abruzzo - ha del clamoroso ed evidenzia non solo la pressoche' generale impreparazione delle amministrazioni nell'affrontare i problemi ambientali ma anche una sconsiderata volonta' di sottacere una realta' di inquinamento esplosiva privilegiando interessi di parte rispetto agli interessi collettivi. Finalmente e' esploso in tutta la sua gravita' il problema dell'inquinamento delle aree lungo il fiume Pescara e delle aree industriali circostanti, situazione denunciata da anni dall'associazione. Tutti i dati erano concordi, visto che tra il 2004 e il 2007 l'ARTA ha accertato valori di inquinamento delle falde nella bassa Val Pescara di decine di migliaia di volte superiore ai limiti di legge per sostanze cancerogene come il tetracloroetilene. Fino all'ultimo gli enti locali hanno - afferma De Sanctis - preferito pensare ad altro e tacere, non fermando il degrado delle aree golenali e industriali che risultavano essere del tutto fuori controllo, un far west ambientale dove chiunque poteva scaricare illegalmente, di giorno e di notte. E' veramente grave quanto accaduto, per l'ignavia delle amministrazioni e il mancato appoggio alle nostre circostanziate valutazioni. Si potrebbe dire 'meglio tardi che mai' - conclude l'esponente ambienatlista - per cui ora bisogna assolutamente procedere ad includere tutta la Val Pescara ed anche un tratto a mare nel SIN, affrontando finalmente una realta' che e' gravissima, ben distante dall'immagine di Abruzzo felix che qualcuno ancora oggi vuole veicolare".


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