Intera famiglia intossicata dal monossido, due morti

Bussi, due stufe a metano fatali

02 Gennaio 2009   13:00  

Due persone, madre e figlio, sono morte stamani in un'abitazione a Bussi sul Tirino (Pescara) per intossicazione da monossido di carbonio. Ancora da accertare le cause. Altre 5 persone sono rimaste intossicate sembrerebbe in modo non grave. L'allarme e' scattato dopo i primi malori, verso le 10,30 di stamani. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118. Dopo la morte della donna si e' capito quale poteva essere la possibile causa del malore e dei decessi. E' stato quindi sollecitato l'arrivo dell'elicottero del 118 da Pescara e proprio nel momento in cui il velivolo stava per atterrare nel campo sportivo per prelevare il figlio dell'anziana, e avvenuto anche il secondo decesso. A Bussi sono arrivati i soccorsi, attraverso le ambulanze, da Scafa, Bussi e Popoli. I carabinieri stanno cercando di capire quanto avvenuto nell'abitazione.

La donna deceduta si chiamava Bambina Di Carlo, 86 anni, mentre il figlio Vinicio Pezzi, che vive a Popoli (Pescara) aveva 65 anni. La donna viveva da sola nel centro storico di Bussi, in via Progresso, al civico 12. Alla base della tragedia sembra ci siano le esalazioni derivanti da due stufe a muro alimentate a metano. Stamani il figlio dell'anziana e' andato a trovare la madre e dopo essere entrato in casa l'ha trovata gia' esamine per cui mentre cercava di capire cosa fosse accaduto e dopo una telefonata ad alcuni familiari ha accusato anch'egli il malore che poi lo ha portato alla morte. Sul posto sono poi giunti quattro parenti e il medico di famiglia, rimasti leggermente intossicati. I soccorsi sono stati coordinati dai carabinieri della Compagnia di Popoli diretti dal capitano Cosimo Lamusta.

Oltre alle due persone morte per intossicazione da monossido di carbonio sono rimaste intossicate le due figlie di Bambina Di Carlo, e cioe' Gianna e Pina Pezzi, il figlio di quest'ultima, Antony, i mariti delle due donne, Alessandro Pierdomenico e Gabriele Rossi, e uno dei due medici che hanno soccorso la famiglia nel momento in cui e' scattato l'allarme, Giuseppe Bernarducci. In casa e' arrivato anche un altro medico, Giovanni Scorretti. Sono stati trasportati dal 118 negli ospedali di Chieti e Popoli (Pescara) dove sono stati ricoverati o sono sotto osservazione. Nessuno e' in grave condizione. In base alla ricostruzione dei carabinieri, verso le 10.30 Vinicio Pezzi e' andato a trovare la madre, a Bussi, e' l'ha trovata morta, a letto. Ha chiesto aiuto alle sorelle che sono arrivate nel giro di pochi minuti coi rispettivi mariti, ma l'uomo era gia' a terra e poco dopo e' morto, durante il trasporto in ospedale. Quando i carabinieri sono giunti in via del Progresso 12, al primo piano di un vecchio palazzo, i due termoconvettori alimentati a metano (con scarico verso l'esterno) erano stati gia' spenti e le finestre aperte. Si tratterebbe di impianti vecchi e non soggetti a controllo periodico. Il magistrato di turno, Giuseppe Bellelli, non ha disposto l'autopsia sui due cadaveri. Ad eseguire la ricognizione cadaverica e' stato il medico legale Giacinto Forcucci. A Bussi anche i vigili del fuoco, per i controlli del caso. La famiglia Pezzi era molto conosciuta e benvoluta, in paese.


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