Intervista alla Voce di corridoio: listini e candidati

21 Ottobre 2008   10:53  

Nei periodi di elezioni,  ad alimentare le pagine dei giornali avidi di indiscrezioni e anticipazioni,  è lei, la Voce di corridoio. Chiamata anche boatos, rumors, o parresia, ovvero pettegolezzo bello e buono. Di anagrafe incerta, proteiforme nell'aspetto, ha mille orecchie sensibilissime, mille occhi di lince ed altrettante voci. Capta, registra, decodifica le frasi dette a mezza bocca, il fitto e sussurrato parlottìo dei politici che passeggiano a braccetto nel palazzo dell'Emiciclo, e non disdegna di origliare con le mani a conchetta, o con un bicchiere usato a mò di stetoscopio dietro le porte degli uffici. Questo nella fase di raccolta dele fonti. Poi quando si tratta di  rendere di pubblico dominio la  notizia, la Voce di corridoio diventa  pettegola come una  linguacciuta cucitrice di tombolo, come un pulmino in gita di comari. Non potevamo dunque non avvalerci del suo prezioso aiuto.

Allora  spettabile e gentile Voce, cosa c'è di nuovo a Palazzo ? Cosa si confabula nelle segreterie e nei club dei partiti?  "Mah, novità delle ultime ore è che le cose in casa Pd non si mettono bene per Donato Di Matteo

Beh, le primarie non gli sono andate male, dai dati ufficiosi sembra che abbia preso 4700 voti...
Si, ma la sua figura è diventata ingombrante, potrebbe fare un passo indietro.

I suoi voti però restano e pesano...

Certo, fanno gola sopratutto ad Enrico Paolini, che potrebbe essere il candidato del Pd in caso non si chiuda l'alleanza con l'Italia dei Valori. Paolini teme soprattutto la concorrenza di Gianni Melilla, e Di Matteo attinge nello stesso bacino elettorale dell'oblungo esponente di sinistra democratica. Ecco spiegati i recenti attesti di stima di Paolini nei confronti di Di Matteo.

Si spieghi meglio
A Montesilvano, in occasione delle giornate del Cram,  Paolini ha ad esempio affermato che il presidente Donato Di Matteo è riuscito a fare tanto,  e ha aggiunto che "deve rimanere alla guida degli Abruzzesi nel mondo: in democrazia, chi lavora bene deve essere premiato, i cambiamenti sono nocivi, perché poi la discontinuità la pagano i cittadini”.
E dunque...
Esatto, la presidenza del Cram, ma anche altri incarichi di prestigio, in cambio del suo appoggio elettorale.

Oh, il listino! Sicuramente lei avrà qualcosa di gustoso da rivelarci...
Si litiga soprattutto nel centro destra,  i sette  posti fissi del listino fanno gola a molti, la precarietà non piace a nessuno. A sinistra è sintomatico invece  che al listino non ci pensano nemmeno, e non perchè temono di vincere con oltre il 60%.

Fuori qualche nome!
Celso Cioni della Democrazia cristiana, proprio perchè non riuscirà ad entrare nel novero degli eletti, o meglio dei non eletti e consiglieri comunque vada,  pare  voglia anche rinunciare a candidarsi, però punta a restare  segretario regionale del partito. Angelo Di Paolo diventa dunque il candidato di punta della Dc, e molti lo danno per sicuro assessore.

Il posto sicuro in listino è preteso soprattutto da chi ha qualcosa da avanzare, che ha, come dire, già dato...
Giorgio De Matteis è uno di questi, ritiene di strameritarselo, dopo due anni di agguerrita opposizione in Regione, dopo aver tirato la carretta nella campagna elettorale di aprile, mancando però di poco l'elezione. Ma a quanto pare posti sono stati promessi ad altri.

A chi sono stati promessi?
A Gianfranco Giuliante, ad esempio, primo dei non eletti al Senato. Alleanza nazionale si è già sacrificata accettando la candidatura a presidente di Gianni Chiodi, ed ora vuole essere compensata con più posti in listino. Ma potrebbe avere anche lui una delusione, a causa del fattore rosa...

Il fattore rosa? Qui  la cosa si fa piccante...

No, che c'entra, intendo dire che anche la collega di partito Carla Mannetti rivendica un posto in listino in quanto donna. Ed essendo le donne in  lista ancora una volta una riserva indiana, Giuliante non ha molte possibilità. O meglio una possibilità ci sarebbe, ma conoscendolo, non lo farebbe mai...

Un'ultima domanda: cosa ne pensano  i cittadini di tutti questi  inciuci....
E lo chiede a me? Io mi muovo circospetto solo nelle stanze del Palazzo, e da lì le voci del popolo sono solo echi  lontanissimi  e incomprensibili.

FT


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