"Inutile il voto sul riordino dell province"

25 Ottobre 2012   15:45  

"Martedì pomeriggio il Consiglio regionale si e' espresso sul riordino delle Province, deliberando di non avanzare al Governo nessuna proposta di riordino e chiedendo che lo stesso, con urgenza, provveda ad avviare il processo di modifica costituzionale che porterebbe alla loro abolizione".

Lo ricorda il Capogruppo di Futuro e Libertà Berardo Rabbuffo, contestando la decisione dell'Assemblea e giudicando inutile il voto dell'Aula. Rabbuffo nelle scorse settimane aveva sostenuto con convinzione l'idea di una sola Provincia in Abruzzo.

"La proposta Zero Province e' una non scelta da parte di chi, al contrario, dovrebbe assumersi la responsabilita' di decidere e fare proposte - dichiara Rabbuffo - dare il proprio assenso al progetto Zero Province, cosi' come inteso dal Consiglio regionale, significa lasciare campo libero al Governo, che è già orientato nell'accorpare la Provincia di Chieti a quella di Pescara e quella di Teramo all'Aquila.

Questo significhera' che entro due mesi tutti gli attuali Presidenti di Provincia saranno commissariati e i consiglieri e gli assessori provinciali torneranno a casa". Per l'esponente di Fli, alla luce di questa riforma, Teramo e Chieti saranno spazzate via. "Poiche' siamo tutti d'accordo sull'eliminazione delle Province bisognava fare una proposta concreta e migliorativa rispetto alle due Province che sono state deliberate dal Consiglio delle Autonomie Locali - continua Rabbuffo - a esempio, come fare una Provincia unica che non avrebbe danneggiato nessun territorio.

Giudico vergognosa la proposta Zero Province, che rappresenta pienamente la vecchia politica della furbizia. Una politica che si vuole ammantare di riformismo agli occhi dei cittadini ma che in realta' non decide nulla e si rimette miseramente alla 'clemenza della Corte'".

Nella critica alla proposta approvata dal Consiglio Regionale Rabbuffo commenta duramente anche l'eventuale ricorso costituzionale annunciato da Chiodi nel caso in cui il Governo dovesse bocciare la richiesta avanzata dall'Assemblea.

"Di incostituzionale c'e' solo la sua proposta: semmai sarebbe stato piu' logico impugnare la norma sulla 'spending review' che ha imposto questa procedura - conclude il Capogruppo - siamo l'unica Regione in Italia che si e' comportata in maniera cosi' ignava.

Una presa in giro di tutti i livelli, dei Comuni, delle Province, delle Regioni e anche di quei Parlamentari che al contrario votano e hanno votato con cognizione di causa le proposte di Monti. Ma soprattutto una presa in giro, per i cittadini.

Credo anche che le proteste che si sono viste non rappresentino appieno il sentimento della gente comune, che oggi piu' che mai vorrebbe una classe politica responsabile e che sappia decidere".


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