Istat, nel 2014 Pil -0,3%, nel 2015 +0,5%. Tagliate le prospettive sull'economia italiana.

Effetti della manovra positivi su 2014, ma poi nulli

03 Novembre 2014   10:34  

L'Istat prevede un calo del Pil dello 0,3% nel 2014, in linea con le stime del Governo, contenute nel Def. Per il 2015 l'Istituto indica un ritorno alla crescita, con un aumento dello 0,5% (+0,6% nel Def), a cui seguirebbe un rialzo dell'1% nel 2016. Rispetto alle sue precedenti stime l'Istat rivede al ribasso il Pil di quest'anno di 0,9 punti.

I provvedimenti adottati con la manovra avranno un "impatto netto marginalmente positivo nel 2014 ed un effetto cumulativo netto nullo nel biennio successivo" per il bilanciamento tra la spinta del bonus degli 80 euro e gli effetti negativi derivanti dalla clausola di salvaguardia, con l'eventuale aumento dell'Iva.

Dopo tre anni di riduzione, nel 2014, la spesa delle famiglie segnerà un aumento dello 0,3%, in parte grazie all'effetto di una riduzione della propensione al risparmio.

"Nel 2015, la variazione del Pil tornerà debolmente positiva (+0,5%), chiudendo la lunga recessione del triennio precedente". Lo rileva l'Istat, spiegando che tecnicamente si conclude una fase, ma, avverte, si tratterà di un'uscita "graduale".


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