Itinerario:Capestrano - Navelli - Civita Retenga - Caporciano - Bominaco - Prata d'’Ansidonia -

29 Maggio 2012   10:20  

Da Capestrano si percorre la statale in direzione L’'Aquila, si tocca Navelli (8 km.), si sale a Civita Retenga (3 km.) per poi ridiscendere nella Piana di Navelli, dove si incontra il bivio di Caporciano (5 km.), sulla sinistra, e sulla destra verso la chiesa di S. Maria di Cintorelli.

Da Caporciano si sale verso Bominaco (3 km.), si torna indietro verso il bivio per Caporciano e successivamente si devia in direzione di Prata D’Ansidonia (12 km.), si continua per S. Demetrio Ne’ Vestini (7 km.), da dove seguendo la Statale 216 si raggiunge Fontecchio (10 km.)

Capestrano (m. 465) Posto su un colle domina la sottostante piana, importante per i ritrovamenti archeologici, tra cui la famosa scultura arcaica del Guerriero di Capestrano, ora esposta al Museo Archeologico Nazionale di Chieti. Interessante il borgo medioevale con il notevole castello dei Piccolomini, e pregevoli edifici medioevali e barocchi. Nella piazza la parrocchiale con all'’interno la sepoltura di Alfonso Piccolomini del 1498.

Fuori del paese sorgono la chiesa e il convento di S. Giovanni da Capestrano con pregevoli affreschi della fine del Quattrocento. Splendidamente isolata nel verde lungo il fiume Tirino è l’'antica chiesa benedettina di S. Pietro in Oratorium, importante monumento del romanico abruzzese: notevole è il portale, il ciborio ed alcuni affreschi, tutto risalente al XII secolo.

Navelli (m. 706) Sorge su un colle che domina la sottostante piana, con un suggestivo centro storico con interessanti edifici medioevali e palazzi rinascimentali con graziose logge.

Sulla sommità il palazzo castellato, dei Santucci, del tardo rinascimento. La parrocchiale conserva una croce processionale del Trecento, fuori del paese, adiacente al cimitero, l’'antica chiesa di S. Maria in Cerulis.

Civita Retenga (m. 804) Piccolo borgo medioevale, conserva due interessanti edifici religiosi, verso Navelli il complesso monastico di S. Antonio con chiostro del XIII sec. e chiesa più tarda del 1480, verso Caporciano la chiesa campestre della Madonna delle Grazie con elegante facciata rinascimentale in pietra squadrata con portale e rosone.

Caporciano (m. 836) Conserva la parrocchiale nella parte più elevata del paese. Interessante è la chiesa di S. Pietro, fondata nel Duecento, all'’interno della quale si trovano il ciborio su quattro colonne con basi e capitelli romanici ed affreschi del Cinquecento.

Nel territorio di Caporciano, sul piano, lungo il percorso della transumanza, sorge la chiesa tratturale di S. Maria in Cinturelli, con elegante portale tardo rinascimentale, datato 1588, sul fianco della quale è addossata una bassa costruzione porticata che fungeva da ricovero notturno per viandanti e pastori transumanti.

Bominaco (m. 974) Piccolo borgo medioevale, conserva alcuni dei monumenti benedettini più importanti d’'Abruzzo: la grande e armoniosa chiesa basilicale di S. Maria Assunta fu edificata nei primissimi anni del XII secolo secondo i nuovi canoni dell'’architettura introdotti in Abruzzo dai monaci di Monte Cassino. La chiesa presenta all'’esterno tre absidi nelle quali si aprono tre eleganti monofore, mentre all'’interno si conserva un ambone del 1180, riccamente decorato con figurazioni floreali; di notevole interesse sono il candelabro pasquale, il ciborio dell'’altare maggiore e la cattedra abbaziale del 1184. Quasi adiacente è l'’oratorio di S. Pellegrino, ricostruito dall'’abate Teodino nel 1263: il piccolo ma preziosissimo edificio è preceduto da un portico, l'’interno ad unica navata e diviso da due lastre con raffigurazioni di animali fantastici, plutei, è completamente rivestito di splendidi affreschi del XIII sec. Il complesso abbaziale è dominato dai ruderi di un castello con una grande torre circolare.

Prata d’Ansidonia (m. 846) Paese di origine medioevale, conserva la chiesa parrocchiale di S. Nicola ricostruita in forme barocche su di una preesistente chiesa del XIII sec. Dell'’originario edificio sacro restano alcune monofore e l’abside con la slanciata monofora tricuspidata; all'’interno si conserva il pregevole ambone del 1240 proveniente dalla chiesa di S. Paolo in Peltuinum, con ricco apparato di decorazioni floreali e raffigurazioni di Santi. D'’interesse medioevale è il vicino borgo fortificato del castello Camponeschi lievemente rialzato su un collinotto tra boschi di querce, difeso da mura e con due porte di accesso, conserva l'’antica struttura medioevale e la chiesa di S. Pietro con portale del 1313. Poco distante dal paese sorge l’'area archeologica di Peltuinu, dell'’antica città romana si conservano parti delle mura difensive, di cui notevole è il tratto con la porta di accesso alla città attraversata dalla Via Claudia Nova e dal tratturo, dentro la cerchia delle mura possiamo visitare l'’area del tempio di Apollo ed il teatro. Nei pressi delle mura fu eretta la chiesa benedettina di S. Paolo di Peltuino, della metà del XII sec., interessante per la soluzione della facciata, con portale e rosone, con grande quantità di reimpieghi di fregi romani.

San Demetrio Ne’ Vestini (m. 662) Paese formato da più frazioni poco distanti, conserva la chiesa parrocchiale di S. Demetrio del Seicento, nei pressi di un’ antica torre adattata a campanile: all'’interno statua equestre del Santo in legno policromo. Nella parte alta dell'’abitato troviamo la chiesa di S. Maria dei Raccomandati, ricostruita nel 1825, che conserva numerose tele del pittore Teofilo Patini ed un affresco della Madonna dei Raccomandati del Cinquecento. Interessanti sono alcuni palazzi barocchi tra cui palazzo Dragonetti e Cappelli di Torano.

Nella frazione Cardabello notevole è il palazzo fortificato del XV sec. cosiddetto palazzo ducale del duca Arcamone.


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