Itinerario: Poggio Picenze - Barisciano - S. Stefano di Sessanio - Calascio Castel Del Monte

Villa S. Lucia - Ofena - Capestrano

29 Maggio 2012   10:16  

Da Poggio Picenze seguendo la Statale 17 si giunge a Barisciano (8 km.), dove salendo per una strada di montagna si tocca S. Stefano di Sessanio (11 km.), Calascio - Rocca di Calascio (6 km.), e Castel del Monte (9 km.) da dove inizia la discesa passando per Villa S. Lucia e Ofena e si arriva a Capestrano (27 km.), inizio 6° itinerario. Poggio Picenze (m. 756) Paese composto da due nuclei storici di diversa formazione: nel più antico si conservano i resti di fortificazioni medioevali, nell’altro si conserva una interessante casa mediovale con facciata in pietra, il portale gotico ed una bella bifora riccamente scolpita.

Nella parrocchiale di San Felice Martire si trovava una Madonna col Bambino in terracotta policroma del Cinquecento visibile al Museo dell’Aquila ornata da formelle lignee in bassorilievo dipinte, ora trafugate oltre ad una pregevole scultura lignea raffigurante S. Giovanni, del Duecento.

Barisciano (m. 891) Borgo medioevale adagiato alle pendici di un monte, è sormontato dai ruderi di un antico castello che controllava la piana dei Navelli e la strada che porta verso il Gran Sasso. Conserva la chiesetta del Buon Consiglio o di Capo Serra del 1320, con portale romanico e la parrocchiale con pregevole facciata in pietra del 1700. Poco distante dal borgo è il Santuario della Madonna di Valverde dalla caratteristica facciata rinascimentale con cornicione di coronamento orizzontale sorretto da graziose mensole.

S. Stefano di Sessanio (m. 1251) Si presenta arroccato su di una sommità, con le sue antiche case e palazzi rinascimentali, dominati dalla torre medicea a pianta circolare e con merlature.

Nelle vie del borgo, tra antiche case, si possono ammirare bifore e loggiati rinascimentali a testimonianza del notevole influsso artistico dei nobili signori fiorentini. La chiesa parrocchiale di S.Stefano, del XV sec., conserva all’interno una statua lignea ed una in terracotta di arte locale del ‘500. Appena fuori del paese nei pressi di un laghetto troviamo il santuario della Madonna delle Grazie. Calascio (m. 1210)

Sorge arroccato alle pendici del monte che sulla sommità conserva i resti del borgo medioevale di Rocca Calascio, con la superba mole della famosa e suggestiva Rocca (m. 1464) con grande torre centrale, mura di cinta con alti torrioni circolari. Nei pressi la rinascimentale cappella di S. Maria della Pietà. Nel borgo di Calascio la parrocchiale di S. Nicola conserva numerose tele del Seicento ed alcune opere di Teofilo Patini (pittore abruzzese della fine dell’Ottocento); nel convento di S. Maria delle Grazie è di grande interesse la terracotta del Cinquecento Madonna col Bambino, oltre ai ricchi arredi sacri in legno intagliato.

Castel del Monte (m. 1310) Antico centro montano legato alla florida tradizione della transumanza conserva nella parte più arrocata il borgo antico, detto il Ricetto, chiuso da antiche mura e con alcune porte di accesso dove spesso si incontrano ampi sottopassi con arconi. Conserva la chiesa della Madonna del Sufragio, dall’imponente altare maggiore e la parrocchiale di San Marco Evangelista.

In una zona chiamata Pesatero è l’imponente necropoli italica con tombe a circolo e a fossa. Recentemente sono venuti alla luce rinvenimenti archeologici di notevole importanza che risalgono al circa 3000 anni. Villa S. Lucia (m. 900) Antico centro che risale alle genti italiche anticamente noto con il nome di “Aufinia Cis Montani”. Conserva una zona fortificata alto medioevale chiamata Castelluccio, la parrocchiale e ad est del paese la chiesa della Madonna delle Vicenne. Caratteristico è il Museo con una vasta raccolta di reperti archeologici e utensili utilizzati dalla civiltà contadina.

Ofena (m. 531) Posta su di un poggio, prende il nome dall’antica “Aufinum”, città dei Vestini. Interessante il centro storico con strutture medioevali e borgo all’interno delle mura. Tra le emergenze turistiche la Chiesa di San Francesco con portale romanico, la chiesa di San Pietro detta ad criptas per la presenza di grotte, la chiesa di San Nicola e alcuni palazzi gentilizi.


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