Juventus, l'autocompiacimento è il vero nemico:ormai è pareggite

Terza vittoria mancata dopo avvio bruciante

07 Gennaio 2015   07:19  

Prima la Sampdoria, poi il Napoli in Supercoppa ed infine l'Inter: tre sfide, tre pareggi, che però in caso di migliore gestione avrebbero potuto essere tre vittorie schiaccianti.

Tolta la partita di Cagliari, sembra quasi non saper più vincere la Juventus di Massimiliano Allegri, che contro gli storici rivali neroazzurri ha letteralmente buttato alle ortiche una vittoria che sembrava ai più ormai in cassaforte, non tanto per il vantaggio di una rete quanto per lo strapotere mostrato nel primo tempo, favorito anche da errori grossolani della retroguardia e del centrocampo interisti.

Ancora una volta, insomma, la Vecchia Signora è incappata nell'errore di compiacersi troppo, di nutrire eccessiva consapevolezza nei propri mezzi e dunque perdere la giusta cattiveria agonistica, pagando puntualmente dazio con la perdita di punti preziosi (o, nel caso della Supercoppa, trofei).

Ancora una volta, dopo un inizio roboante ed un vantaggio nei primi minuti, la Juventus ha iniziato a giochicchiare ed a voler strafare, senza cercare da subito di mettere in ghiaccio il risultato: valga per tutte l'occasione divorata da Paul Pogba da solo di fronte ad Handanovic, dopo una serpentina da applausi.

Senza voler fare paragoni col passato che, probabilmente, non hanno ragion d'essere, i bianconeri sembrano mostrare i primi segnali di flessione, sia sul piano dell'intensità, sia sotto l'aspetto fisico ma soprattutto sotto quello psicologico.

Forse parlare di crisi o fine di un ciclo appare eccessivo, ma di certo la cattiveria e la determinazione che fino a tempi non lontani erano marchio di fabbrica sembrano andare scemando, in luogo di quella che sembra ormai una vera e propria "pareggite". Un atteggiamento, questo, che non ci si può permettere, in questa fase di stagione e con la Roma che continua a tallonare ad una sola lunghezza di distanza. Oltretutto, domenica sera ci sarà il Napoli: occorre a tutti i costi ritrovarsi in fretta.

Lorenzo Ciccarelli


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