L'Abruzzo dopo Berlusconi. Stasera a "Prima pagina" su Rete8

18 Novembre 2011   08:11  

L'Abruzzo dopo Berlusconi. Di questo si parlerà nella puntata di Prima Pagina, la trasmissione di attualità condotta da Paolo Mastri, in onda come ogni venerdì stasera su Rete8.
Ecco il focus su L'Aquila preparato da Abruzzo24ore.tv per l'approfondimento di stasera.

LA SCHEDA
di Marco Signori
montaggio Marialaura Carducci

Fino a una settimana fa ci si interrogava su quanto gli assetti politici nazionali, in vista di un'ipotetica fine anticipata della legislatura, avrebbero potuto incidere sulle alleanze in vista delle elezioni amministrative di primavera.

E L'Aquila, assieme ad altre città capoluogo come Genova e Palermo, è inserita nel novero delle città il cui voto rappresenta un test elettorale per gli schieramenti.

Ma qui, nel capoluogo sfigurato dal sisma dove tutto, compresa la politica, è ridisegnato, risulta particolarmente complesso ipotizzare scenari o azzardare previsioni.

L'interrogativo sui risvolti locali della politica nazionale, si diceva, si è bruscamente metamorfizzato non appena il presidente del Consiglio ha rassegnato le dimissioni e il Capo dello Stato ha incaricato Mario Monti di formare il nuovo governo.

Così, la proposta più gettonata, per alcuni giorni, è stata quella di un “sindaco tecnico”, che superasse le divisioni tra i tradizionali schieramenti.
L'ha fatta per primo il coordinatore regionale del Pdl Filippo Piccone, l'ha parzialmente raccolta il presidente emerito del Senato Franco Marini, l'ha bocciata l'onorevole Giovanni Lolli; ma l'idea è sostanzialmente impraticabile per il motivo che ha ricordato il senatore Fabrizio Di Stefano: a L'Aquila un candidato c'è già, e, almeno in questo momento, a fare un passo indietro non ci pensa neanche. È il sindaco uscente Massimo Cialente, in presenza del quale, anche il centrodestra non potrà che optare per una candidatura politica.

Al di là dei buoni propositi dei singoli, di tanto in tanto estrinsecati sulla stampa, sull'ipotesi di una non meglio precisata unità in nome della ricostruzione, quella che si profila – o forse che si è già aperta da un pezzo – è una campagna elettorale all'ultimo colpo.

Da un lato, il centrosinistra che vuole mantenere il baluardo dal quale ripartire per tornare anche alla guida della Regione l'anno successivo; dall'altro, un centrodestra che, seppur orfano di Berlusconi, vuole riprendersi il capoluogo, dal quale, tentare di rilanciare la propria azione politica nel caos che si profila nel dopo Cavaliere.


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