L´Abruzzo in fiamme. Mille ettari di di bosco andati in fumo a C

18 Luglio 2007   14:05  
L´emergenza incendi continua a martoriare questa torrida estate abruzzese. Centinaia di ettari di boschi, coltivazioni e macchia mediterranea sono già andati in fumo a Capestrano, Caramanico Terme, Lanciano, Rocca San Giovanni, e in altre località del pescarese e del chietino. I canadair continuano a fare spola tra il mare e le aree interessate dagli incendi per rifornirsi di acqua, offrendo un insolito spettacolo ai villeggianti della costa. Per i turisti della montagna c´è invece la sinistra visione delle vallate illuminate a giorno dal bagliore delle fiamme. E ciò che fa rabbia è che nella maggior parte dei casi all´origine degli incendi c´è la mano criminale dei piromani. L´incendio più drammatico interessa da sabato le montagne di Capestrano. Oltre 1000 gli ettari di bosco e macchia mediterranea andati in fumo, un triste record. Nuovi focolai, appiccati dai soliti ignoti nella giornata di ieri, hanno devastato, alimentati dallo scirocco, le montagne tra Capestrano e Collepietro, proprio quando la situazione sembrava essere tornata finalmente sotto controllo. "L´incendio - fanno sapere dal comando dei Vigili del fuoco - difficilmente potrà essere domano entro la giornata di oggi". E la folle azione dei piromani è all´origine anche dell´incendio che ha già divorato ettari di bosco nel cuore del parco nazionale della Majella intorno a Caramanico Terme, minacciando anche numerosi centri abitati. Dolosi anche gli incendi che hanno colpito il territorio di Rocca San Giovanni e Lanciano. Continua dunque in queste ore l´impegno dei vigili del fuoco, della forestale, di centinaia di volontari e delle forze dell´ordine, ma la battaglia è tutt´altro che vinta. Una cosa è certa, questa estate abruzzese sarà ricordata nelle statistiche. Nel servizio intervista a Roberto De Acutis, comando vigili del fuoco dell´Aquila Filippo Tronca

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