L'Aca torna a colpire: staccata l'acqua in due palazzi ai Colli e lungo la Tiburtina

"Minacce" anche per alcuni utenti di Francavilla

18 Settembre 2013   10:51  

Non sta certo attraversando un bel momento l'Aca di Pescara, da un lato per le note vicende giudiziarie che vedono coinvolto l'ormai ex presidente Di Cristoforo e ne hanno causato lo scioglimento del cda, dall'altro a causa della persistente necessità di riscuotere i circa 77 milioni di crediti.

Di conseguenza, alla luce di tale esigenza, ultimamente sono sorte varie controversie tra l'azienda e l'utenza, con improvvise limitazioni del servizio idrico e conseguenti proteste da parte dei destinatari di tali disposizioni.

L'ultimo episodio di questo genere in ordine di tempo ha avuto luogo proprio ieri, ed ha riguardato una palazzina dei Colli abitata da 26 famiglie, che avevano pagato le bollette nel 2012 ed in mattinata si sono viste staccare i contatori, poi riattivati nel pomeriggio, ma solo dopo che l'amministratore ha pagato le "fatture presunte" basate sui consumi precedenti.

Ancor più controverso il caso di un condominio che sorge lungo la Tiburtina, sempre nel capoluogo adriatico, che oltre che dell'acqua si é visto privato anche del servizio antincendio, senza però che l'Aca avesse provveduto ad inviare l'apposito avviso in mora in base al quale gli utenti avrebbero poi avuto 20 giorni per regolarizzare le rispettive pendenze.

Solo "minacce", almeno per il momento, sono invece pervenute ad alri utenti, residenti in un condominio di via Canto Novo a Francavilla al Mare, all'interno del quale sono stati affissi manifesti che contestano la morosità della struttura e minacciano l'interruzione del servizio, senza però alcuna ulteriore indicazione circa l'ufficio che li ha emessi.


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