L'Amleto di Maria Grazia Cipriani al Teatro dei Marsi di Avezzano

Si replica ad Atri

07 Marzo 2012   16:21  

IL9 marzo ad Avezzano, presso il Teatro Comunale dei Marsi, alle ore 21:00 e il  10 marzo ad Atri (teatro comunale) sempre alle ore 21,00 andrà in scena l'Amleto di W. Shakespeare.  Adattamento e regia Maria Grazia cipriani con Alex Sassatelli Elsa Bossi Giacomo Vezzani Nicolò Belliti Giacomo Pecchia Carlo Gambero Jonathan Bertolai

Il Teatro è play. Ce lo ricorda meravigliosamente il Teatro del Carretto col suo Amleto. La regia di Maria Grazia Cipriani miscela sapiente l’ironia al cartoon, la tragedia allo sberleffo.

Sposta e scompone ma si puntella all’idea drammaturgica del suo Amleto-fulcro, mentre Graziano Gregori le apparecchia l’efficace scenografia e i costumi. Ci troviamo di fronte ad un adattamento tra i più felici della più grande tragedia di Shakespeare. Il principe di Danimarca dà vita alla storia e ai personaggi come fosse un bambino annoiato in un pomeriggio di pioggia: gioca con le bambole, crea e distrugge i personaggi, li rende invincibili o vinti a suo piacimento.

La vicenda, adattata alla perfezione da Maria Grazia Cipriani, cola dalle immagini chiare e forti con la stessa fluidità del sudore di questo gruppo di straordinari attori. Non si tratta di un libero adattamento, ma di sintesi rigorosa, in cui a ciascun elemento è assegnato il giusto peso. La sensazione è che il lavoro del Teatro del Carretto punti proprio a questo, a dimostrare che a dar vita a personaggi così complessi come Amleto, Ofelia, Claudio, Gertrude, Polonio, Laerte e via dicendo ci siano impulsi animali talmente primordiali da poter essere intuiti anche da un bambino. La scena e i costumi di Graziano Gregori chiudono tutti i demoni della mente umana nella stessa scatola rossa: follia, amore, morte, valori, disperazione, gelosia, avidità, superbia, sesso, violenza, umorismo, in una parola vita. Ci si ritrova pressati dentro questi pannelli rossi che sono a metà tra le mura imbottite del manicomio e le soffici pareti di tessuti irrorati di sangue. Corriamo senza sosta né respiro, a capofitto giù negli istinti più bassi dell’uomo, in un tunnel dell’orrore in cui ogni movimento ha una risonanza fatale (la bella partitura sonora è di Hubert Westkemper), come a ricordarci che nessuna azione resta senza conseguenze, un concetto chiave di Shakespeare e di "Amleto" in particolare.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore