L'Aquila, Calderoni escluso dalle primarie: "Colpo di mano di un Soviet"

09 Febbraio 2012   14:00  

E' durissimo l'avvocato Vincenzo Calderoni nei confronti del centrosinistra che lo ha escluso dalla competizione per le primarie. Parla di "provvedimento politico e non tecnico", un "colpo di mano del Comitato delle primarie".

La battaglia è frutto di una diversa interpretazione delle regole da parte del Difensore civico e del Comitato. Quest'ultimo ritiene che, secondo il regolamento interno, Calderoni avrebbe dovuto rimuovere la causa di ineleggibilità a sindaco, dimettendosi da Difensore civico, prima della presentazione della candidatura alle primarie. Mentre lui ritiene che avrebbe dovuto farlo rispettando la legge e non il regolamento interno, che gli impone di dimettersi prima della candidatura alle elezioni vere e proprie. In questo caso, naturalmente, nell'eventualità di vittoria alle primarie.

"Sono primarie falsate gestite da un soviet". "Quella nei miei confronti è stata una manifestazione di ostilità". E ancora: "Non voterò questo centrosinistra". Parole chiare e senza sconti a una coalizione che subisce una frattura nel momento più delicato.

Calderoni, che si definisce storicamente di centro, tendente al centrosinistra, a questo punto non esclude persino un sostegno a Giorgio De Matteis, "se questa candidatura dovesse essere di centro e non sostenuta dalla destra". In ogni caso, ha spiegato, "decideremo con l'intero gruppo che sosteneva la mia candidatura alle primarie".

di Marco Signori

montaggio di Marialaura Carducci


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