L'Aquila, Catinali ad un passo

L’AQUILA – E’ atteso per la tarda mattinata di domani l’ arrivo in città del centrocampista Edoardo Catinali, classe ’82, attualmente svincolato. Accompagnato dal suo procuratore, Mario Giuffrida, Catinali incontrerà a pranzo il presidente Gizzi ed Ercole Di Nicola.

C’ è da mettere nero su bianco, perché l’ accordo di massima con il giocatore è praticamente raggiunto, restano da limare i dettagli. Proprio come aveva anticipato il responsabile dell’ area tecnica, Ercole Di Nicola, che in Catinali ha ravvisato il rinforzo ideale per la mediana rossoblù.

Per accaparrarsi Catinali L’Aquila ha sfruttato l’ amicizia di Gianni Califano col giocatore, fino all’ altro ieri vicinissimo alla Paganese. Con il beneplacito di Di Nicola e della società, è bastato un colloquio tra Catinali e Califano, compagni di squadra a Perugia nel 2007, perché a parità di condizioni Catinali preferisse L’Aquila rispetto alla Paganese,  squadra con la quale si allenava da quasi due mesi. E che, non a caso, ieri ha virato con forza su Raffaele De Martino, tesserandolo.

Ex Teramo, Grosseto e Perugia in C1, Catinali da tre anni era in pianta stabile nella serie cadetta. Dove, con le maglie di Ancona e Piacenza ha collezionato più di cento presenze. Poi, nella penultima di campionato della passata stagione l’ infortunio al ginocchio che ha tenuto Catinali fuori dai giochi per il mercato estivo e che il giocatore ha superato solo ad ottobre di quest’ anno. A dicembre non ha raggiunto l’ accordo con la Nocerina di Auteri, con la quale si è allenato per due settimane, mentre a gennaio ha sperato fino all’ ultimo nella chiamata di qualche club di serie B.

Se dovesse accettare la proposta rossoblù, Catinali scenderebbe di categoria esclusivamente in cerca di rilancio. Sperando che non ci siano conseguenze per il suo presunto coinvolgimento nell’ inchiesta sul calcio scommesse, dove comunque il nome di Catinali attualmente viene solo citato in un interrogatorio fornito da Gervasoni alla procura di Cremona. Ma stando alle indiscrezioni, in quel caso L’Aquila si tutelerebbe con una clausola sul contratto che prevede la rescissione consensuale in caso di diretto coinvolgimento del giocatore nell’ inchiesta. (a.f.)