L'Aquila. Certezze dal mercato, incognite in società

03 Giugno 2010   11:17  

Tutto tace sul fronte societario. Il contrario sul versante sportivo. Così si potrebbe riassumere il momento che sta vivendo in questi giorni L’Aquila Calcio. Ma andiamo per ordine.

Solo qualche tempo fa il presidente Gizzi aveva annunciato le proprie dimissioni manifestando la volontà di vendere la società; all’ appello ha prontamente risposto Vincenzo Angeloni, ex patron della Valle del Giovenco, interessato a rilevare l’ intero pacchetto di quote insieme ai soci Stronati e Gianni, compagni d’ avventura anche in quel di Siena e Pescina. L’ offerta, a quanto è dato sapere, è stata chiara: rilevamento del club con tanto di possibilità per l’ attuale presidente Elio Gizzi di rimanere in qualità di presidente onorario.  

Nel frattempo si è fatta strada anche una pista tutta aquilana: un gruppo costituito da tre o quattro imprenditori e da un noto professionista, pronti a rilevare la società allargandone la base. Si starebbe lavorando all’ ipotesi in gran riserbo, essendosi il gruppo dettato le proprie condizioni: regole chiare ed organizzazione dirigenziale cristallina, con tanto di redistribuzione delle cariche sociali. L’ obiettivo sarebbe quello di trasformare l’ ASD L’Aquila Calcio in S.r.l., condizione necessaria per l’ ingresso di qualsiasi imprenditore interessato. Ad ognuno, in poche parole, oneri ed onori in base a ciò che versa, senza correre il rischio di ritrovarsi padrone di nulla pur avendo investito capitali. Una condizione gradita anche agli attuali soci Taffo e Nurzia.  

Ma l’ ultima parola, si sa, spetta al presidente Gizzi. Nicchia, indugia, prende tempo. L’ impressione è che alla fine ogni offerta cadrà nel vuoto, con lo stesso asset societario al timone anche l’ anno prossimo. Tanto che, mentre su un versante sembra perdurare l’ incertezza del futuro societario, con il titolo di un club che nessuno chiarisce essere in vendita o no, dal punto di vista tecnico L’ Aquila si muove, eccome.

Di Nicola (nella foto), che tempo fa aveva chiarito di voler rimanere solo in presenza di un budget molto consistente e per chiare ambizioni di vittoria, è stato confermato. Significa che Gizzi & co hanno garantito un certo impegno di spesa? Non è dato saperlo. Ma nel frattempo l’ attivo consulente di mercato rossoblu si sta già muovendo, aprendo un valzer di consultazioni solo per il momento informali. Fin quando non si arriverà al primo di luglio nessun tesseramento potrà essere depositato, ma sulla parola saranno confermati quattro giocatori: Nicola Di Francia, Davide Ruscitti, Michele Pietrella e Totò Sparacio. Dei fuoriquota, invece, poco o nulla rimarrà: Cavasinni è destinato alla serie C, gli ’88 e gli ’89 non rientreranno più nella regola per la stagione 2010/2011, quindi gli unici che potrebbero rimanere potrebbero essere Serafini (’90) e Bontà (‘91). Per sostituire Modesti, invece, Di Nicola è sulle tracce di Andrea Testa, giovane portiere classe ’91 attualmente al Morro d’ Oro. Per gli altri reparti, invece, i nomi che si rincorrono sono tutti importanti: Garaffoni per la difesa, Monti per il centrocampo e Miani per l’ attacco. Ma Ercole Di Nicola, si sa, è maestro nel depistare. In attacco, per esempio, è molto più probabile che arrivi Gabriel Leccese, argentino del Luco Canistro, che lo stesso Miani inseguito dalla Samb. Così come per la panchina, nonostante la rosa di nomi messa in circolazione (Ammazzalorso, Pierini, Paolucci, Graziani) le cose sembrano già fatte: sarà molto probabilmente Daniele Amaolo, attuale tecnico dell’ Angolana e vincitore della serie D a Morro nella stagione 2003/2004, a guidare i rossoblu nella prossima avventura. Sempre che in società rimangano così le cose.

 

Alessandro Fallocco


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