L'Aquila - Chieti, le interviste

08 Maggio 2011   22:18  

Qui L'Aquila. Al fischio finale per i rossoblù è tripudio in campo e sugli spalti. Ianni corre ad abbracciare i suoi ragazzi, il presidente Gizzi scende sul terreno di gioco e viene portato in trionfo sotto la curva, dove i tifosi accolgono squadra, tecnici e dirigenti con il solito calore. Ma proprio sul più bello, a rovinare parzialmente la festa giunge da Prato la notizia del gol di Varricchio, siglato allo scadere dopo otto minuti di recupero. L'Aquila slitta al quarto posto. Il primo a rimanerci male è il presidente Elio Gizzi. "Il calcio sta diventando una cosa vergognosa. Per i tifosi e per noi che ci mettiamo i soldi e rischiamo di veder svanire tutti gli sforzi. La qualificazione comunque è una gioia per me e per tutti gli aquilani. Avrei preferito festeggiare insieme al Chieti. Adesso giochiamoci questi play off, lotteremo fino alla fine."

Poi è il turno del responsabile dell' area tecnica Ercole Di Nicola. Che va giù duro, come è suo costume. "E' stata una vigliaccata, l' unica partita vera è stata quella del Fattori. Per il resto penso sia chiaro a tutti come è andata negli altri campi. Un epilogo del genere non se l' aspettava nessuno." Resta la gioia per una qualificazione storica. "Sarà una serata di grande festa, perché l' obiettivo erano i play off. Sappiamo che siamo forti e vogliamo conquistare sul campo la Prima Divisione. Ci attendono due battaglie, dobbiamo vendicare le due sconfitte patite in campionato e pensare a conquistare la finale al Lungobisenzio." A fare da cornice ad una giornata agrodolce per le due cugine abruzzesi, una splendida cornice di pubblico. Da una parte il settore ospiti gremito, dall' altra una curva affollata che ha accolto le squadre con un bandierone rossoblù, recante al centro lo stemma civico. "E' stato emozionante – commenta Di Nicola - Tre anni fa, quando sono arrivato all' Aquila, c' erano 512 paganti. Oggi invece la tifoseria ha dimostrato di cosa è capace. La piazza sta recependo gli sforzi della società e della squadra. Tra quindici giorni mi aspetto un Fattori gremito."

"Quello che è successo sugli altri campi non può sminuire la soddisfazione per la qualificazione e per ciò che abbiamo fatto in queste sette giornate – esordisce Maurizio Ianni in sala stampa – E' una giornata indimenticabile, mi dispiace solo per il Chieti ed i suoi tifosi. I play off saranno un campionato a parte, ma noi abbiamo un' arma in più che è il pubblico."

Nonostante gli stati d'animo opposti, gemellaggio rinnovato tra le due tifoserie. Sugli spalti e anche dopo, quando gli ultras rossoblù hanno offerto ai colleghi neroverdi porchetta e birra. Dirigenti, giocatori e altri tifosi aquilani, invece, per festeggiare la qualificazione si sono ritrovati presso il bar Nurzia in Piazza Duomo.

Qui Chieti. “Oggi purtroppo non ha vinto il calcio, è stata una vergogna.” L’ esordio in sala stampa di mister Vivarini concentra tutta la delusione e la rabbia del tecnico neroverde per l’ epilogo amaro del suo Chieti. “In settimana si era parlato tanto di un ‘biscotto’ in cottura per il derby ed invece ci hanno servito una bella torta all’ ultimo secondo – analizza con rassegnazione il tecnico neroverde - Tutto studiato ed organizzato a tavolino. Spero solo che le mie dichiarazioni abbiano un’ eco nazionale, perché questo calcio mi fa schifo. L’ unica partita vera è stata quella giocata al Fattori.” Sul campo, però, forse il Chieti doveva osare di più. Per larghi tratti è sembrato cullarsi dei risultati provenienti dagli altri campi ed accontentarsi del pareggio. “L’Aquila ha calciatori di primo livello, non è facile affrontarla. Abbiamo giocato con una certa accortezza tattica ed abbiamo sfiorato pure il gol. Ma da questa situazione – continua Vivarini - il Chieti ne esce comunque vincitore, perchè è stato protagonista di un grande campionato. Ringrazio il presidente Bellia che mi ha dato una grande opportunità, la tifoseria che ha dato spettacolo in ogni campo ed i giocatori che hanno dimostrato cuore, qualità ed umiltà.”

Il presidente Bellia, amareggiato, in sala stampa non sale neanche. Al triplice fischio finale imbocca la via degli spogliatoi per ripartire immediatamente. “Non posso che sottoscrivere le parole di mister Vivarini – commenta il presidente neroverde, raggiunto telefonicamente - E’ stata una vergogna. A partire dall’ arbitrato sportivo che ha restituito un punto al Carpi a poche ore dall’ ultima giornata, per finire a quello che è successo oggi in campo. Mi dispiace per la squadra e per i tifosi che ci sono stati sempre vicini. Il Chieti ha comunque dimostrato per l’ ennesima volta il suo valore. Senza dimenticare che eravamo partiti per una salvezza tranquilla.”

“La cosa triste è che il campionato è stato deciso in tribunale – fa eco al presidente il direttore sportivo Alessandro Battisti, per l’ occasione osservatore neroverde in Prato – Carpi  – La giustizia sarà pure un diritto, ma con tempi opportuni. I risultati? Si commentano da soli, ma di questo epilogo non mi meraviglio più di tanto, il calcio difficilmente cambia. Dei ragazzi e della società, invece, dobbiamo essere orgogliosi, perché hanno dato il massimo per cercare di dare una gioia ai nostri tifosi.”

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I risultati della 30esima giornata in Seconda Divisione girone B

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L'Aquila Chieti 0 a 0


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