L'Aquila, Cialente: "Accordo con Fli saltato perchè Verini non ha voluto"

16 Maggio 2012   17:04  

"L'accordo di apparentamento era nato a Pescara, io invece ho provato a proporre un accordo politico, offrendo, in risposta alle sollecitazioni del segretario regionale Toto, postazioni di governo, come è giusto che sia, perché chi è in maggioranza programmatica è giusto che abbia anche responsabilità dirette e chiare". Lo dice il sindaco Massimo Cialente dopo la pubblicazione su Abruzzo24ore.tv dei documenti esclusivi (LEGGILI) che dimostravano l'esistenza di un accordo pre elettorale tra il Pd e Fli.

"Successivamente - spiega - ho parlato anche con Verini per trovare questo accordo, ma sul mio programma e senza accettare alcun altra proposta. Questo accordo non c'è stato, soprattutto sull'unico punto che mi distingue da De Matteis, che credo non abbia un programma: via il commissario Chiodi e via Fontana e la Struttura Tecnica di Missione, il giorno dopo la mia elezione.

Con Verini non ho trovato l'accordo. Io quando ho scritto e firmato, sapevo che mi sarei potuto esporre a ricatti, lo stesso Verini mi ha più volte detto e ripetuto che avrebbe pubblicato la lettera da me inviata a Toto (cosa che del resto, mentre la scrivevo, avevo ben presente).

Ma io gioco alla luce del sole e non temo ricatti. Tra l'altro, le cose dell'Aquila le decidiamo noi, all'Aquila. Io della coerenza faccio una bandiera.

Il fatto che Verini oggi stia con De Matteis, e ieri avrebbe potuto invece schierarsi con me, dimostra che si tratta di una persona che non ha categorie di valori e programmatiche di fondo, ma cerca posti e basta. A me spiace, perché avrei voluto creare una coalizione più ampia nella fase post sisma: è ciò di cui avevo parlato con l'onorevole Toto per telefono. Lo posso fare però solo con chi è convinto da che parte stare. Infatti io ho fatto l’apparentamento con l'IDV e con la lista L'Aquila Oggi, ispirata da Sinistra per L'Aquila, per ricompattare il quadro di centrosinistra uscito vincente nel 2007, sulla base della condivisione del progetto e del programma di governo. Al contrario dentro FLI c'erano posizioni diverse, non di un consigliere, ma del segretario comunale.

Infine - conclude Cialente - i partiti della mia coalizione, nonché l'assemblea dei candidati, quando alla luce del sole ho parlato con loro di una ipotesi di accordo politico con FLI, hanno espresso tutte le loro perplessità e contrarietà, ritenendo che non sarebbe stato un accordo su basi politiche, ma del tutto personali. Ho fatto dunque bene così, perché con il suo comportamento Verini ha dimostrato che avevano ragione loro, e che sarebbe stato un matrimonio destinato ad un repentino fallimento".


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