L'Aquila Designata Capitale Italiana della Cultura 2026 dal Ministro Sangiuliano

14 Marzo 2024   13:29  

 

In un'atmosfera carica di eccitazione, il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha annunciato che L'Aquila sarà la Capitale Italiana della Cultura per l'anno 2026. La proclamazione è avvenuta durante una cerimonia tenutasi a Roma, nella suggestiva Sala Spadolini del Ministero, alla presenza della giuria presieduta da Davide Maria Desario e composta da Virginia Lozito, Luisa Piacentini, Andrea Prencipe, Andrea Rebaglio, Daniela Tisi, Isabella Valente, insieme ai rappresentanti delle altre 10 città finaliste.

 

Tra le concorrenti battute si sono annoverate Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso, e l'Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena). Tuttavia, il Ministro ha assicurato che tutte le città partecipanti riceveranno un riconoscimento per il loro impegno e la loro contribuzione.

 

Il premio, istituito nel 2014, ha visto l'assegnazione a città di grande prestigio culturale come Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena (2015); Mantova (2016); Pistoia (2017); Palermo (2018); Parma (2020-21); Procida (2022); Bergamo-Brescia (2023); Pesaro (2024); e Agrigento (2025). Con L'Aquila che si unisce a questa illustre lista, è evidente il suo impegno e la sua rilevanza nel panorama culturale italiano.

 

 

L’Aquila trionfa: sarà Capitale Italiana della Cultura 2026

il comunicato del Comune

L’Aquila sarà Capitale Italiana della Cultura per il 2026. La proclamazione è giunta nel corso della cerimonia che si è tenuta questa mattina nella Sala Spadolini del Mic a Roma a cui ha preso parte il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha dato lettura del verdetto della giuria, presieduta da Davide Desario, con cui il capoluogo d’Abruzzo si è imposto davanti alle altre nove città finaliste: Agnone, Alba, Gaeta, Latina, Lucera, Maratea, Rimini, Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana Senese.

Per il Comune dell’Aquila hanno partecipato il sindaco, Pierluigi Biondi, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, che hanno manifestato sostegno alla candidatura aquilana supportata anche dagli Uffici speciali per la ricostruzione dell’Aquila e del cratere 2009 (Usra e Usrc) e dei territori colpiti dal sisma del 2016 (Usr).

Il dossier “L’Aquila città multiverso”, illustrato nel corso dell’audizione svoltasi il 4 marzo scorso nella sede del ministero dal sindaco

Biondi, dal direttore della candidatura, Alessandro Crociata, dal coordinatore scientifico del dossier, Pierluigi Sacco, e dal direttore regionale dei Musei d’Abruzzo, Federica Zalabra, ha convinto la commissione esaminatrice.

Salute pubblica e benessere, coesione sociale, creatività e innovazione, sostenibilità socio-ambientale sono i quattro cardini del documento che si sviluppa su cinque assi portanti per la sua declinazione e realizzazione: la multiculturalità, la multiriproducibilità, la multidisciplinarietà, la multinaturalità e la multitemporalità.

“Sono estremamente felice e orgoglioso per un riconoscimento in cui abbiamo fortemente creduto, frutto di un viaggio iniziato nel 2021. Anche all’epoca, in piena pandemia, giungemmo alla finale per l’assegnazione del titolo di Capitale della cultura 2022, poi conferito all’isola di Procida. Non ci siamo perduti d’animo e da quel risultato abbiamo preso spunto per immaginare e mettere a punto una nuova proposta che fosse ancor più valida, convincente e affascinante proprio come il territorio dell’Aquila e quello delle aree interne non solo dell’Abruzzo e del Centro Italia ma dell’intero Paese. La questione delle aree interne rappresenta la sfida del domani dell’Italia unitamente al problema dell’inverno demografico. Questa vittoria certifica il valore che queste ampie porzioni della nostra Penisola rappresentano in una più ampia ottica di unità e coesione nazionale: città, borghi, paesi in cui sono concentrate straordinarie peculiarità e capacità in grado di dialogare con le realtà metropolitane e costiere, superando antistoriche logiche campanilistiche e distanze orografiche che anche grazie alla cultura possono essere ricucite” ha dichiarato il sindaco del capoluogo abruzzese, Pierluigi Biondi.

“L’Aquila si appresta a vivere il suo quindicesimo anniversario dal sisma: come ho detto nel corso dell’audizione il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura non può essere un risarcimento per quanto accaduto perché non può esserci risarcimento per ciò che il nostro popolo ha sofferto, ma rappresenta un elemento con cui ricostruire il tessuto sociale le nostre comunità” ha aggiunto Biondi.

“È stata certificata, inoltre, la validità e la concretezza del dossier proposto, per il quale ringrazio quanti hanno contribuito con idee e proposte alla sua redazione, ma anche la serietà, la concretezza e la visione prospettica di un’amministrazione che ha sempre creduto nel valore sociale, etico e intellettuale, ancor prima che economico, degli investimenti in ambito culturale che nel corso di questi anni hanno raggiunto una quota pari a circa 25 milioni di euro. Per gli aquilani la cultura è sempre stata, soprattutto di fronte a grandi difficoltà come il sisma o la pandemia, un elemento determinante di riscatto e coesione sociale. È un successo che condivido con quanti hanno sostenuto la nostra sfida e verso i quali non posso che esprimere profonda gratitudine: Regione Abruzzo, Comune di Rieti, Uffici speciali per la ricostruzione dell’Aquila e del cratere 2009 e dei territori colpiti dal sisma 2016. Tutte le nove città candidate insieme all’Aquila saranno parte integrante di questo percorso: saranno nostre alleate per costruire una rete di connessioni tra i territori. Ci sono molti progetti da realizzare, tanto da fare ma sono certo che saremo all’altezza di questo importante e prestigioso riconoscimento” ha concluso il primo cittadino del capoluogo abruzzese.

Questa sera alle 18, nella sede municipale di Palazzo Margherita, il sindaco Biondi terrà un incontro aperto con la città e la stampa con rappresentanti delle Istituzioni pubbliche e culturali per condividere le sensazioni e le emozioni di un traguardo storico per la comunità aquilana.

 

L’AQUILA, CAPITALE DELLA CULTURA

Comunicato del Card. Giuseppe Petrocchi

Esprimo la mia gioia e la piena condivisione per il prestigioso titolo di “Capitale della Cultura” che, proprio oggi, è stato assegnato a L’Aquila.

Non si tratta di un privilegio accordato alla Città, ma del giusto riconoscimento dei molteplici “Meriti” acquisiti nel corso della sua storia.

La Cultura - si sa - non è limitata al solo ambito accademico, di cui la nostra Università è insigne artefice, e neppure è circoscritta all’ammirevole patrimonio artistico e monumentale da cui l’intero territorio è impreziosito. Cultura è, anzitutto, formulazione di una “Visione-del-mondo” che consente di elaborare e trasmettere una sapiente e fattiva “Lezione di Vita”. 

Gli Annali, che raccontano le vicende di l’Aquila - e le tragedie che ha attraversato con lungimirante coraggio e indomito spirito ricostruttivo - La accreditano a esercitare un “magistero” ideale ed esistenziale: in dimensione nazionale e mondiale.

Il Tesoro culturale, che l’Aquila custodisce, è radicato nei valori cristiani e umani che sono stati “collaudati” nella testimonianza di fiera resilienza e tenace creatività offerte davanti alle gravi sfide che varie epoche Le hanno opposto. 

In questa straordinaria “eredità” - spirituale, intellettuale, etica e sociale - brilla la Perdonanza celestiniana, che ha motivato Papa Francesco, nella sua recente Visita Pastorale del 28 agosto 2023, a proclamare L’Aquila «Capitale di Perdono, Capitale di Pace e di Riconciliazione!». Le sono state così affidate una vocazione e una missione di immensa portata, a livello locale, regionale e universale.

Anche l’Unesco ha onorato la nostra Città, iscrivendo la Perdonanza nel Patrimonio immateriale dell’Umanità. 

Come ho già detto, per queste ragioni la nostra non è solo una Città “tra” i monti”, ma è diventata una Città posta “sul” monte: in senso evangelico! Città che dall’ “Altura culturale” che ha faticosamente conquistato, può lanciare uno sguardo planetario e lasciarsi “guardare” da quanti amano costruire un modo migliore, più degno dell’uomo.

Per questo di cuore esprimo, con entusiasmo,  il mio fraterno augurio: “vola” sempre più in alto, L’Aquila!

 

L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026, il Presidente Anci Abruzzo: “Riconoscimento è un orgoglio per tutto il territorio abruzzese. Pronti al supporto per il successo dell’evento”.

"Il riconoscimento di L’Aquila come Capitale italiana della Cultura 2026 rappresenta un motivo di orgoglio per tutti i comuni abruzzesi – sottolinea il Presidente Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto – comuni che, insieme all’Anci, hanno sempre sostenuto questa candidatura sentendosi partecipi di un progetto che va a valorizzare l’identità culturale delle aree interne e di una parte strategica dell’Appennino Centrale. L’Aquila Capitale italiana della Cultura esprime la forza e la resilienza di un territorio colpito dal sisma, che della cultura ha fatto un elemento fondamentale del processo di ricucitura e connessione dei luoghi e di sviluppo economico. Come Anci, in rappresentanza di tutto il territorio abruzzese, garantiremo tutto il nostro supporto nella realizzazione degli importanti obiettivi previsti nel progetto, che ha permesso alla città dell’Aquila di ottenere questo prestigioso riconoscimento. All'amico Sindaco Pierluigi Biondi e a tutta la comunità aquilana vanno le nostre congratulazioni. La rinascita dell'Aquila è la rinascita di tutto l'Abruzzo"


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