L'Aquila, Ematologia pronta a trasferirsi a S.Omero. Mariani: "Paghiamo scelte anti universitarie"

08 Novembre 2011   12:05  

“All'ospedale dell'Aquila siamo sul filo di un rasoio, basta che arrivi un caso più grave e succede il patatrac” a parlare è Guglielmo Mariani, ormai ex dirigente di Ematologia afferente a Medicina universitaria II nell'ospedale dell'Aquila.

Il dirigente andato in pensione il 31 ottobre 2011, e al quale è subentrato Mauro Di Ianni, spiega ad Abruzzo24ore la situazione di stallo e di patente illegalità che secondo il suo giudizio vivono alcune realtà ospedaliere. In particolare quella di ematologia.

A Marzo 2011 la decisione della Asl Avezzano Sulmona L'Aquila di eliminare i posti letti la cui presenza, invece, di fatto garantisce due realtà: la possibilità di ricovero per malati ematologici da un lato e l'esistenza della scuola di specializzazione di ematologia dall'altra.

Guglielmo Mariani ci racconta che negli anni i posti letto di ematologia sono passati da 25 a 20 e dopo il sisma ne erano presenti 6. Oggi sono pari a zero. Pertanto un malato di ematologia in Abruzzo ha solo un'altra possibilità recarsi nell'ospedale di Pescara che ci spiega Mariani “scoppia letteralmente” quindi altra ipotesi è recarsi fuori regione, a Roma.

In Abruzzo esiste solo una realtà complessa di ematologia a Pescara, quella dell'Aquila ora non accoglie più ricoverati. Da Marzo 2011.

Secondo la Società Italiana di Ematologia deve esistere una unità complessa di ematologia ogni 500/700.000 abitanti, quindi in Abruzzo, regione con oltre un milione trecentomila abitanti, oltre che quella di Pescara dovrebbe essercene un'altra.

“La scelta di eliminare i posti letto -spiega ancora Mariani- è stata motivata dal fatto che 6 nostri infermieri non potevano essere garantiti per via del piano di rientro, quindi era impossibile l'assistenza. Quei sei infermieri, invece, sono stati poi assunti con contratti a tempo indeterminato ma spostati in altri reparti.”

Secondo Mariani nell'ospedale dell'Aquila è in atto un'inspiegabile azione di impoverimento e di deterioramento delle capacità, si eliminano le specialità riducendo il San Salvatore a sole chirurgie interne e medicine generali, senza specializzazioni.

“La nostra stessa sorte è capitata a gastroenterologia che non ha più posti letto.”

“Appena abbiamo capito la nostra sorte ci siamo rivolti altrove dalla Asl di Teramo ci hanno offerto, posti letto, la possibilità di trasferire il centro Tabilio (centro per attività ematologiche donato dall'Associazione Italiane Leucemie dopo il terremoto ndr) ma attualmente niente esiste. Abbiamo chiesto risposte al Manager Giancarlo Silveri che non ci riceve, la sua linea è la non risposta.”

Di fatto il reparto di ematologia è pronto a trasferirsi a S.Omero e per Mariani non è uno scippo da parte della Asl di Teramo ma è la consequente possibile scelta derivata da “una politica anti-universitaria messa in atto da parte di molti e che dura ormai da anni.”

C'è in più un fatto grave secondo Mariani: “Nel reparto di Ematologia dell'Aquila non ci sono più posti letto ma restano presenti gli specializzandi, ben 6, che per legge possono esserci solo se esistono posti letto. Esiste un contratto tra Asl e Università che è anche stato rinnovato, ed è di fatto violato con una evidente illegalità.”

di Barbara Bologna


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