L'Aquila, Ghirelli per Supporters Trust e stadio senza barriere

Riforma? E' la via più semplice

29 Giugno 2012   19:03  

L’AQUILA – In ritardo, ma con le idee chiare. Arriva con un’ ora e passa di differita (causa traffico autostradale), il tempo di fare un in bocca al lupo a Graziani e Discepoli freschi di presentazione e poi subito nel merito. Introdotto nel suo intervento dal responsabile della comunicazione Lega Pro, Fabrizio Riccardi, ma con tutta la concretezza e l’ efficacia oratoria che contraddistingue il direttore generale della Lega Pro, Francesco Ghirelli.  

Sul tavolo i due progetti “Supporters Trust” e “stadio senza barriere”. Sviluppati e da portare avanti insieme all’ Aquila.

“Il calcio va ripensato – il veloce preambolo di Ghirelli – E allora via le barriere per eliminare la violenza e riportare la gente allo stadio e far rientrare i tifosi nel governo della società. Quest’ ultima esperienza in Italia è arretratissima,  ma in Germania e Inghilterra ha fatto le fortune di tanti club. Vedere lo Schalke 04 per credere. E poi risolverebbe tanti problemi di comunicazione dell’ establishment delle società, perché quei tifosi che spesso chiedono solo di investire e investire ancora alle proprie società si renderebbero conto di cosa significa fare i conti con la crisi.”

“Perché all’ Aquila? Perchè L'Aquila è stata un passo davanti alle altre e l' ex presidente Gizzi ci ha chiesto di intraprendere insieme questo percorso. E poi se noi dovessimo riuscire a mettere insieme questi due aspetti, si creerebbe qualcosa di grande in una città bellissima ma martoriata dal terremoto. Un segnale di rinascita non solo per L’Aquila, ma un segnale dirompente per tutto il paese. Dimostreremmo che non solo il sistema calcio si può riprendere, ma si può anche migliorare.”

Poi il punto sulla situazione in cui versano i club di Lega. “Nell’ ultimo anno la Lega Pro ha redistribuito alle sue società più di 70 milioni di euro, tra contributi per la valorizzazione e per i diritti televisivi. Eppure in tante sono in difficoltà. Io la vedo in maniera molto semplice – sottolinea Ghirelli - Va ridotto il numero delle squadre. Prima si fa, prima si potrà dare un nuovo equilibrio sportivo ed economico ai nostri club. Il momento è delicatissimo e la crisi si sente. Il percorso che indichiamo deve essere questo: regole e giovani. Stimiamo che in questo modo grazie ai nostri contributi i club virtuosi riuscirebbero a coprire mediamente il 40% dei propri budget. E per favorire ancor di più l’ uso dei nostri ragazzi, introdurremo due cose: innanzitutto una quota dei fondi della legge Melandri dovrà essere ripartita solo a chi utilizza i giovani, e poi ritoccheremo il sistema delle premialità legandole anche ai risultati del settore giovanile. Per esempio, se per il minutaggio una società prende 100, le spetta il 20 % in più se la sua Berretti arriva tra le prime otto. E ancora il 20 % in più se anche i Giovanissimi arrivano tra le prime otto. Solo così abbatteremo i costi ed investiremo sul futuro.”

Quanto alla riforma, Ghirelli conclude: “Tra un paio di giorni vedremo. La fatidica soglia del 66? Magari ci arrivassimo, per me stiamo già sotto. La crisi economica è pesante e si avverte.”

Infine l’ intervento della giovane Anna Maria Maurizi, che insieme al papà Antonello e ad altri appassionati è promotrice del costituendo Trust. Ha illustrato i contorni dell’ iniziativa, ha caldeggiato la recezione del progetto da parte della più ampia fetta della tifoseria rossoblù, ha indicato la via perché tutto si concretizzi il prima possibile. Prima tappa, l’ appuntamento dal notaio Trecco il prossimo 3 luglio per dare vita all’ apposita associazione e dare quindi personalità giuridica al Trust.   

Alessandro Fallocco


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