L'Aquila: Piccone benedice Properzi ma lo spaccia per indipendente. Riunioni segrete svelano bluff

Verso le elezioni amministrative

03 Marzo 2012   01:37  

Prendere un professionista, spacciarlo per espressione della società civile, offrendogli in un secondo momento il sostegno del partito in modo da aggirare le primarie.

E’ quello che stanno tentando di fare i maggiorenti del Pdl. La linea è stata stabilita in due diversi incontri, il primo mercoledì a Celano, tra il coordinatore regionale Filippo Piccone, l’assessore regionale Gianfranco Giuliante e il neo coordinatore provinciale Alfonso Magliocco.

I tre si sono rivisti ieri sera all’Aquila nello studio dell’architetto Pierluigi Properzi, al Rotilio Center; proprio qualche ora dopo che l’urbanista aveva convocato una conferenza stampa per lunedì mattina per annunciare la propria candidatura a sindaco come "espressione della società civile" (è scritto nel comunicato stampa). Riunioni che dovevano rimanere "segretissime" di cui Abruzzo24ore.tv ha però riscontrato l'esistenza.

Lo schema non fa una piega: Properzi espressione della cosiddetta società civile tanto in voga, col profilo del professionista utile ad una città da ricostruire e da sempre pallino di Piccone. Una figura ineccepibile che il Pdl non farebbe fatica ad accettare e a sostenere.

Se non fosse che all’Aquila le voci corrono, a volte troppo. Così quello che doveva rimanere un incontro segretissimo, diventa di dominio pubblico nello stesso momento in cui la riunione è in corso.

Tre persone, prima a Celano, poi nel capoluogo, mettono a punto la scelta che interessa il futuro della città.

Addio a tutti i buoni propositi.

E a Luigi D’Eramo, che appena l’altroieri ha riempito il Teatro Ridotto per lanciare la sua candidatura alle primarie, quasi gli prende un coccolone. “Le primarie si fanno regolarmente” dice dopo averci pensato un po’ su, stupito com’è del disegno prospettatogli, tutt’altro che frutto di fantasia.

Acque agitate, intanto, anche in Futuro e libertà. Daniele Toto, che nonostante gli sforzi non sembra fino ad ora essersi riuscito ad imporre, ora pare più determinato a non sostenere Enrico Verini. La nota del segretario comunale Stefano Morelli, che a Roma è quotidianamente gomito a gomito col parlamentare, la dice lunga sulla posizione del partito nazionale. Chissà che il consigliere comunale, alla fine, dovrà rivedere le proprie scelte o, quantomeno, dire addio all’utilizzo del simbolo di Fli.

Marco Signori


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