L'Aquila - Pisa, le interviste. Siparietto tra Pagliari. Giovanni "Chi se lo sentiva a Natale"

Dino: "Due cazzottoni non glieli risparmiava nessuno"

15 Settembre 2013   20:25  

Alla fine nessun incrocio davanti alle telecamere in sala stampa. A Giovanni non piace perdere, ad entrambi non sarebbe piaciuta la retorica di abbracci e strette di mano a favor di stampa dopo la tensione di una partita importante. 

Ma, nelle dichiarazioni, siparietto fraterno garantito.

“Meglio così – dirà sorridendo Giovanni - Altrimenti chi se lo sarebbe sentito alla cena di Natale”.

“Buon per lui – risponderà Dino, da buon fratello maggiore – Se no due cazzottoni non glieli avrebbe risparmiati nessuno”.

Su un punto, però, entrambi concordano. "E' un onore allenare due squadre importanti in Prima Divisione."

Quanto alla partita, invece, i pareri sono leggermenti discordanti. 

"Non meritavamo di perdere - dice Giovanni - I ragazzi hanno una grande partita. Il Pisa si è difeso bene ed ha avuto un paio di occasioni su nostri errori per fare il secondo. Però quando la squadra gioca così, a me va bene. Mi piace lo spirito, il gruppo sta crescendo. Il risultato è negativo ma la prova mi fa guardare lontano. Stiamo recuperando giocatori importanti, giocando così di partite non ne perderemo molte.

Male i primi quindici minuti, condizionati soprattutto da un rigore non dato che ha condizionato l' evolversi della partita. Nel giro di un minuto siamo passati da un probabile rigore allo svantaggio. Dobbiamo essere più cinici, ma l' importante è crearle."

"E' una vittoria meritata per tutto quello che abbiamo fatto nell' arco dei 95 minuti - dice Dino - Soprattutto nei primi venti, ma anche nel secondo tempo dove è stata più pressante L'Aquila. Ma se contiamo le palle gol credo che il Pisa sia in vantaggio. La partita è stata aperta, L'Aquila nella ripresa ci ha messo tanto cuore e tanta pressione, ma il tabellino dice che il Pisa meritava di vincere. Sapevamo di giocare contro una squadra tosta e organizzata, per noi è una vittoria molto importante. 

Mosse vincenti? Non ci sono, c' è solo un gruppo che si sta formando con grande generosità e che sta scoprendo valori umani veri. La forza di questo gruppo non è solo per la qualità di chi abbiamo là davanti. E' per la coesione della gente che abbiamo in mezzo al campo e in panchina."

Alessandro Fallocco

 

 

 

 


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