L'Aquila Rugby: il giorno dopo il gran ritiro. Cosa succede adesso?

I Navarra attendono risposte

17 Maggio 2011   11:12  

Nella lunga storia della trattativa siamo arrivati ad un nuovo punto cruciale.

Siamo in attesa di notizie da parte dell'Aquila Rugby

In questo modo esordisce Walter Navarra, raggiunto telefonicamente. Come ormai tutti sanno, ieri, la seconda cordata aquilana si è ritirata dalla contesa.

In questo momento la famiglia Navarra è rimasta l'unica ad essere in trattativa con L'Aquila Rugby, ma, a conti fatti, ancora non arrivano risposte concrete dal sodalizio nero verde.

Dopo la riunione di ieri, che peraltro è stata amichevole e ricca di convenevoli, ora non rimane che attendere. I due soci con cui stiamo parlando (Marinelli e la cassa di risparmio. Ndr) dovranno prima o poi farsi sentire in qualche maniera”. I Navarra, come tutta la città, sono ancora in attesa di notizie da parte della società. In questo momento, come nota anche Navarra, la società è definitivamente ristretta a Marinelli e alla cassa di risparmio, mentre sembrano definitivamente usciti di scena Pasqua e Vittorini.

Siamo ancora fermi al palo alla data del 31 Marzo (giorno in cui i Navarra hanno perfezionato l'offerta di acquisto. Ndr). Noi abbiamo bisogno di una risposta e, soprattutto, che vengano presentati e approvati gli ultimi bilanci. Il tutto deve essere fatto in grande velocità in modo da mettere in atto la due diligence, necessaria a perfezionare l'acquisto”. I tempi, come si suol dire, stringono. I bilanci ancora non sono stati approvati e siamo al 17 Maggio. La risposta deve arrivare il prima possibile per permettere una degna conclusione alla trattativa in tempi decenti.

Noi siamo sempre qui a L'Aquila e non ci muoviamo. Saremmo dovuti ritornare a Milano diversi giorni fa, ma siamo rimasti qui per seguire l'evolversi della situazione. Quando qualcuno ci chiamerà noi saremo pronti a rispondere”.

Non rimane che attendere, si spera non troppo tempo.

Le lancette sull'orologio dell'Aquila Rugby e dei Navarra corrono più veloce del normale per diversi motivi. Oltre al già noto problema dei lodi arbitrali, ancora non risolto e che, probabilmente, ormai comincia ad innervosire la federazione stessa oltre ai giocatori in attesa di un pagamento, c'è da risolvere l'annoso problema delle strutture e, in primis, del campo, su cui il Comune ancora non riesce ad esprimersi adeguatamente. In conclusione, ovviamente, c'è da preparare una squadra per un torneo che, dal punto di vista tecnico, il prossimo anno sarà sicuramente più difficile di quello appena passato. Senza essere esagerati, è già troppo tardi per ognuno di questi punti.

Intanto la seconda cordata, ritirandosi dalla trattativa per L'Aquila Rugby, ha affermato di voler intervenire aiutando altri sodalizi locali. Rivolgeremo le energie e la passione per tale sport nei confronti di altri sodalizi locali che pure abbisognano di supporti.

Quali saranno questi sodalizi? Che tutti abbiano bisogno di aiuto è assolutamente vero. Il rugby aquilano è composto da numerose squadre che certamente gradirebbero un aiuto. Pensiamo a Paganica o Tornimparte in serie C o magari in serie B la Gran Sasso, che già vive una realtà positiva e virtuosa con un tecnico come Rotilio e numerosi giocatori di alto livello e che, forse, il prossimo anno avrà un campo tutto suo. Per adesso ancora non si sa verso quale realtà sono orientati questi imprenditori e forse si conoscerà a breve.

Adesso e' auspicabile che entro pochi giorni, soprattutto per quanto riguarda L'Aquila Rugby, arriveranno notizie certe e concrete che, finalmente, potranno mettere la parola fine a questa storia.

Matteo De Santis


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