“Sono state messe in vendita 74 azioni della società aquilana” commenta Romano Marinelli, presidente nero verde “e adesso stiamo aspettando per vedere quale sarà il risultato di questa mossa”.
Sarebbe questa la soluzione trovata dall'Aquila Rugby per ovviare alle perplessità scaturite dal fallimento della colletta dell'Ance. Il predente Marinelli non nasconde ancora qualche perplessità su questa mossa, dato che, al momento, oltre le manifestazioni di interesse ancora non è arrivato un euro.
“Qualcuno ha manifestato interesse per una quarantina di queste azioni, mentre per le restanti stiamo ancora aspettando. Ma, tengo a precisare, per adesso parliamo solo di parole e promesse, ancora non accompagnate dal reale pagamento della cifra concordata. Staremo a vedere”.
Quali imprenditori si sono fatti avanti?
“Parliamo quasi esclusivamente di aquilani e, per quanto se ne sa al momento, ce ne sarebbe uno di fuori”.
La situazione che si va profilando, quindi, vorrebbe la vendita a imprenditori interessati di parte delle quote societarie e, nel momento in cui tali soggetti non volessero essere direttamente implicati nella gestione societaria, potranno cedere le azioni al Comune dell'Aquila, che diventerebbe direttamente socio del sodalizio nero verde.
Quali sono le prospettive al momento?
“Il sindaco Cialente ha parlato di squadra da scudetto entro il 2015. Io credo in tale obiettivo, abbiamo già fatto molto in tal senso e credo che la strada imboccata sia quella giusta”.
E per quanto riguarda la sua posizione?
“Ora non posso ancora dire nulla. Devo vedere come evolverà la situazione e quali imprenditori entreranno in società e con quale ruolo. Io apprezzo le persone che hanno voglia di fare oltre che di parlare. Quindi la mia permanenza in società dipende da chi deciderà di entrarne a far parte”
E per quanto riguarda i suoi soci?
“Io non sento nessuno da diverso tempo, ma sono tutti d'accordo con quanto si è deciso e ovviamente con il vendere le proprie azioni”.
A questo punto abbiamo raggiunto telefonicamente l'ex presidente e a tutt'ora possessore di buona parte delle azioni societarie, Giacomo Pasqua, che sembra cadere dalle nuvole.
“Non so nulla di quanto mi sta dicendo. Dovrò parlare con gli altri e con il sindaco Cialente, per capire cosa sta accadendo e poi potrò fare un commento”.
Quindi lei non è stato informato che sono state messe in vendita anche le sue azioni?
“Ho ricevuto una telefonata ieri sera da una terza persona che mi invitava ad una riunione di lavoro per parlare, credo, di questa decisione”.
Quindi lei non ha ancora dato l'assenso definitivo a tale azione?
“Io no, ma probabilmente lo avranno dato gli altri miei soci”.
Per adesso quindi rimane in sospeso il giudizio definitivo su quanto sta accadendo con il dubbio, più volte paventato anche nei giorni scorsi, che, in fase di campagna elettorale, non si può prendere per sicura ogni promessa che viene fatta.
Matteo De Santis
