L'Aquila, c'è fermento per il derby di Celano

Le tre vittorie di fila e il conseguente quarto posto raggiunto hanno risvegliato un entusiasmo per i colori rossoblù che non si respirava da parecchio tempo in città.

Il merito è da ascrivere soprattutto al tecnico Ianni, bravo a rigenerare un gruppo mentalmente scarico dopo le batoste patite con Giacomense e San Marino.

Anche Fabio Guido Aureli, direttore generale del sodalizio aquilano, non può che confermare questa tesi: "Ricompattando lo spogliatoio, il mister ha dimostrato di essere un grande motivatore. Con Bitetto alla guida i giocatori sembravano quasi disuniti, adesso invece la solidità del gruppo la fa da padrona. Basti guardare le esultanze in occasione dei gol: tutti vanno ad abbracciare il compagno che ha segnato, cosa che prima non accadeva mai".

Per quanto riguarda il calendario che attende L'Aquila, il dg preferisce non fare tabelle: "Le esperienze passate mi hanno insegnato che ogni gara ha una storia a sé: anche l'incontro apparentemente più abbordabile può trasformarsi sul campo in una vera e propria battaglia. Insomma, credo sia meglio vivere alla giornata e pensare partita dopo partita, poi i conti li faremo alla fine".

Dunque, attenzioni totalmente rivolte alla trasferta di domenica a Celano. "Sarà durissima -ammette Aureli- sia perché si tratta di un derby molto sentito, sia perché loro vorranno riscattare ad ogni costo le cinque sconfitte consecutive da cui sono reduci. Ma noi abbiamo ancora fame e andremo lì per ottenere il massimo".

Intanto, cresce l'attesa tra i tifosi. Oggi, in occasione del primo giorno di prevendita, già andati a ruba un centinaio di biglietti. Numeri destinati ad aumentare sensibilmente.

"Mi fa davvero piacere -sottolinea Aureli- sapere che ci seguiranno in massa. D'altronde, le iniziative della società non sono volte soltanto al raggiungimento del risultato sportivo, ma anche e soprattutto al coinvolgimento dei tifosi. Sarebbe bello riuscire a vincere per dedicare proprio a loro questo successo".

Danilo Rosone