L'Aquila, con la ricapitalizzazione escono Nurzia, Colantoni e Caprara, Taffo rimane col 2 %

Il 90% delle perdite (e delle quote) a Gizzi: "Finalmente"

27 Dicembre 2011   21:04  

L’AQUILA – Si è svolta ieri pomeriggio l’ assemblea straordinaria dei soci della srl rossoblù. L’ unico punto all’ ordine del giorno era la ricapitalizzazione delle perdite emerse dalla chiusura del bilancio al 30 giugno 2011, per un ammontare di 130 mila euro. Tutti i soci presenti, tranne il pescarese Caprara, assente giustificato. Come era nell’ aria, davanti al notaio Trecco hanno espresso la propria volontà di non partecipare alla ricapitalizzazione i soci Nurzia (17 %) e Colantoni. Mentre Peppe Taffo (17 %) ha illustrato l’ intenzione di ricapitalizzare per una quota minima pari al 2%, così come gli altri soci minoritari De Santis e Centi Pizzutillo. Baldassarra, invece, dovrebbe ricapitalizzare per un quota pari al 4%. Dai soci minoritari, dunque, verrebbe coperto il 10%, dal presidente Gizzi il rimanente 90%. Con la conseguente redistribuzione di quote in base alla percentuale di partecipazione alla ricapitalizzazione.

«Finalmente, perché L’Aquila così potrà continuare il suo cammino. E' un risultato societario che fa il paio con quello sportivo indicato dalle statistiche che ci vedono come miglior squadra abruzzese del 2011 – dichiara sollevato il presidente Elio Gizzi, nonostante la nota di amarezza dovuta ad una situazione trascinatasi per mesi – Mi dispiace perché eravamo in queste condizioni da tempo, ma siamo dovuti arrivare alla ‘extrema ratio’ della ricapitalizzazione per risolverle. Abbiamo vissuto mesi di immobilismo che hanno paralizzato L’Aquila e penalizzato i soci che hanno cacciato i quattrini per mantenere gli impegni presi da tutti. Se ad oggi non ci fosse stato qualcuno ad accollarsi gli oneri della ricapitalizzazione, L’Aquila sarebbe finita in tribunale. Non dimentichiamoci che questo è stato un passaggio imposto dal mancato versamento da parte di uno sponsor del contribuito pattuito, pari a 150 mila euro. Altrimenti L’Aquila avrebbe chiuso il bilancio con una perdita irrisoria di qualche spicciolo.»

 Tecnicamente ora i soci avrebbero trenta giorni di tempo per dare seguito alle proprie intenzioni, ma per anticipare i tempi si sono impegnati a sottoscrivere già da oggi un documento in cui metteranno per iscritto se e quanto intendono ricapitalizzare. Così facendo, in una diecina di giorni dovrebbe essere risolta definitivamente la questione e versato il dovuto nelle casse sociali. «A quel punto speriamo si apra una nuova era, perché rientrando in società circa il 38% delle quote – chiarisce Gizzi – gli imprenditori interessati ad entrare avranno l’ opportunità di prenderle ed io di dargliele. Nei prossimi giorni mi siederò a tavolino con persone con cui parlavo da tempo e vedremo il da farsi. A me interessano imprenditori che non vedano L’Aquila solo come una vetrina per la ricostruzione, ma che investano nello sport sapendo ragionare in prospettiva, perché L’Aquila calcio credo abbia tante possibilità di crescita.»

L’ obiettivo immediato, ovviamente, è quello di rafforzare la compagine societaria in tempo per il mercato.

Intanto ieri tutti presenti alla ripresa degli allenamenti sul campo della Finanza di Coppito. Compresi Leone e Perfetti, che hanno lavorato in gruppo. Aggregato in prova anche il terzino sinistro Ivan Reali, classe ’91 di proprietà dell’ Ascoli, ex Mezzocorona. Oggi e domani doppia seduta, per effettuare un richiamo di preparazione. Per venerdì mattina, invece, è prevista una amichevole (campo ancora da decidere) con il Monterotondo (serie D laziale).

Alessandro Fallocco


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